Boxe salernitana: in attesa di Socci, olio d’Oliva.

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

 

Dario Socci, pugile

Il match dell’anno della categoria dei pesi medi è stato rinviato a data da definirsi.  Nel frattempo sarebbe bene aprire a Patrizio Oliva, sia come testimonial campano che allenatore nel…guantone.  Il capoluogo campano, cugino del più noto partenopeo, dovrebbe liberarsi dalle invidie e fazioni che dal settore calcistico vanno a inquinare i rapporti fra le due città. Anni e anni di allenamenti in qualsiasi condizione, economica o climatica al Vestuti meritano la consacrazione della massima espressione agonistica tradizionale affinché si affermi il campione salernitano. Certamente Dario Socci non merita un ring nelle frazioni alte ma un evento che gasasse  più fortemente lui e i suoi tanti fan in numero crescente. I guantoni granata potrebbero altresì farsi impomatare meglio dalla più grande esperienza del campione anni ’90 e ’80 per farci ancora commuovere, appassionare e credere nei talenti granata, non solamente coi tacchetti alle scarpe. Il match Socci – Angelocore, vuole adesso un palcoscenico di tutto rispetto per riempire al meglio le tribune anche per evitare accalcamenti dell’ultima ora con botteghini impazziti che hanno già provocato confusione per  le misure sanitarie da applicare al caso. Il sogno è già realtà, abbiamo anche noi seppure con ritardo storico, il nostro Ivan Drago da battere, però non seduti al cinema ma nella realtà dello sport nazionale.  Si é parlato in questi giorni della mancanza di un palazzetto dello sport che invano in vita Alfonso Siano ha tentato di realizzare; trovare una location degna e più all’altezza per il prossimo incontro dei due pugili é il minimo per non rimanere nell’ anonimato e per incoraggiare per quanto si possa il nuovo, forse ultimo, Rocky Balboa che ci rimane. A proposito, avvisate anche Adriana.

 

 

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