Il tredicesimo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Bis nel messaggio di insediamento ha scandito diciotto volte la parola dignità, assicurare e garantire il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente,ha dedicato un capitolo alla necessità della riforma della giustizia.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma ,3 febbraio 2022. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione.Dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti. Questa è anche la migliore garanzia di sicurezza.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica  e di osservanza della costituzione dinanzi  al Parlamento riunito in seduta comune,integrato dai delegati regionali che hanno partecipato all’elezione. Ne messaggio di insediamento ha citato Papa Francesco, Monica Vitti e David Sassoli, e ha dedicato un capitolo alla necessità della riforma della giustizia, alle disuguaglianze che devono venire meno, all’esempio dei medici e alla necessità di assumersi le responsabilità anche per le future generazioni. “Nel momento in cui i Presidenti di Camera e Senato mi hanno comunicato l’esito della votazione, ho parlato delle urgenze , sanitaria, economica e sociale , che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi, né incertezze, la lotta contro il virus non è conclusa, la campagna di vaccinazione ha molto ridotto i rischi ma non ci sono consentite disattenzioni. Dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza. E’ ancora tempo di un impegno comune per rendere più forte l’Italia, ben oltre le difficoltà del momento. Il Presidente Mattarella, unitamente al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è recato al Vittoriano dove ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con bandiera e banda e ha deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Le Frecce Tricolori hanno sorvolato Piazza Venezia.Il Capo dello Stato è, quindi, salito a bordo della Lancia Flaminia 335 con il Presidente del Consiglio, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e l’Aiutante di Campo per la Marina Militare, per recarsi a palazzo del Quirinale per la cerimonia di insediamento. Disceso dalla Scalea del Vittoriano, il Presidente della Repubblica ha ricevuto il saluto del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.L’Italia è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa ,ha ricordato Mattarella,siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation e dobbiamo rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale.L’esempio ci è stato offerto da medici, operatori sanitari, volontari, da chi ha garantito i servizi essenziali nei momenti più critici, dai sindaci, dalle Forze Armate e dalle Forze dell’ordine, impegnate a sostenere la campagna vaccinale: a tutti va riaffermata la nostra riconoscenza. Ha detto tra l’altro Mattarella:’’Non compete a me indicare percorsi riformatori da seguire. Ma dobbiamo sapere che dalle risposte che saranno date a questi temi dipenderà la qualità della nostra democrazia.Quel che appare comunque necessario – nell’indispensabile dialogo collaborativo tra Governo e Parlamento è che – particolarmente sugli atti fondamentali di governo del Paese – il Parlamento sia posto in condizione sempre di poterli esaminare e valutare con tempi adeguati. La forzata compressione dei tempi parlamentari rappresenta un rischio non certo minore di ingiustificate e dannose dilatazioni dei tempi.Appare anche necessario un ricorso ordinato alle diverse fonti normative, rispettoso dei limiti posti dalla Costituzione.La qualità stessa e il prestigio della rappresentanza dipendono, in misura non marginale, dalla capacità dei partiti di esprimere ciò che emerge nei diversi ambiti della vita economica e sociale, di favorire la partecipazione, di allenare al confronto.I partiti sono chiamati a rispondere alle domande di apertura che provengono dai cittadini e dalle forze sociali.Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi, il cittadino si scopre solo e più indifeso. Deve poter far affidamento sulla politica come modalità civile per esprimere le proprie idee e, insieme, la propria appartenenza alla Repubblica. Va sempre avvertita la grande delicatezza della necessaria responsabilità che la Repubblica affida ai magistrati. La Magistratura e l’Avvocatura sono chiamate ad assicurare che il processo riformatore si realizzi, facendo recuperare appieno prestigio e credibilità alla funzione giustizia, allineandola agli standard europei.Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace, elemento significativo nella politica internazionale della Repubblica, alle Forze dellordine, garanzia di libertà nella sicurezza, esprimo il mio apprezzamento, unitamente al rinnovo del cordoglio per quanti hanno perduto la vita nell’ assolvimento del loro dovere. A Papa Francesco, al cui magistero l’Italia guarda con grande rispetto, esprimo i sentimenti di riconoscenza del popolo italiano.È doveroso ascoltare la voce degli studenti, che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze, domande volte a superare squilibri e contraddizioni. La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno per ogni prospettiva reale di crescita.Nostro compito – come prescrive la Costituzione – è rimuovere gli ostacoli. Accanto alla dimensione sociale della dignità, c’è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l’intera società. Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita. Dignità è impedire la violenza sulle donne, piaga profonda e inaccettabile che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio.Dignità è rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, e neppure possono essere privi di un ruolo che li coinvolga. Dignità è contrastare le povertà, la precarietà disperata e senza orizzonte che purtroppo mortifica le speranze di tante persone. Dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare. Confidiamo in un Paese capace di rimuovere gli ostacoli che immotivatamente incontrano nella loro vita. La dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile.

 

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