il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

NICOLA ODDATI: il giustiziere della sinistra ?

 

Aldo Bianchini

Il dr. Nicola Oddati in un tipico atteggiamento che richiama tanto uno dei personaggi di Giovanni Guareschi

SALERNO – Prima di scrivere su Nicola Oddati (comunista, scrittore, politico, ex assessore al Comune di Napoli ed ex di tanti altri prestigiosi incarichi politici regionali e nazionali) mi sembra giusto, più per coerenza con me stesso che per altro, esprimere due considerazioni di ordine pratico:

  • Ho incontrato una sola volta Oddati, a Monte Sn Giacomo, qualche anno fa, in occasione della presentazione di un suo libro; non ebbi nemmeno l’opportunità di rivolgergli la parola, anche perché non cercai di farlo;
  • Oddati, a pelle, non mi è stato mai simpatico; da tempo seguo sui giornali le sue imprese politiche che hanno rafforzato in me la convinzione che sia sempre stato troppo giustiziere per essere giusto e al di sopra delle parti; ma questo non influirà per niente sul mio pensiero.

Sicuramente sbaglierò ma io ho sempre avuto delle remore verso chi si atteggia pubblicamente a “giustiziere della notte” dimostrando, così, di avere una veduta con i paraocchi e non a 360° come un uomo di cultura, che è stato tra l’altro anche presidente del Forum delle Culture, dovrebbe avere.

Del resto il suo libro cult a sfondo giallo “Il teorema della corda” (edito nel 2012), ovvero quando “Il sindaco diventa una macchietta” è la prova provata di quanto sto scrivendo; in quel libro scritto, per metafore, prevalentemente contro Luigi De Magistris non le manda a dire neanche a Vincenzo De Luca, a Matteo Renzi e Antonio Bassolino; salvo poi ad accettare importanti incarichi che comunque provengono da quelle macchiette. Non mi piace che come simbolo delle sue opere letterarie Oddati utilizzi, anche se stilizzato, “il cappio”, ma sempre per gli altri.

Insomma, la solita storia, potrebbe dire qualcuno; non credo, anche perché la storia di Nicola Oddati è una storia importante nel PCI ieri e nella sinistra campana e nazionale oggi; e poi perché nell’immaginario collettivo è sempre passata l’immagine di Oddati come quella di un personaggio incorruttibile e di un convinto assertore della legalità anche se, forse, giustizialista un po’ più del dovuto.

Ma nonostante non mi sia mai stato simpatico (e chi se ne frega, diranno in tanti !!) non posso allontanarmi dalla mia profonda convinzione di garantista fino a sentenza passa in giudicato, e quindi anche Nicola Oddati è assolutamente innocente.

La questione giudiziaria “Rione Terra” di Pozzuoli non mi convince del tutto, così come non mi convincono le successive accuse inerenti “una serialità e sistemacità delle condotte illecite” che la Procura di Napoli (condotta da Gianni Melillo) cerca in ogni modo di affibbiargli anche per fatti calabresi e pugliesi. Pensare ad un Oddati che si fa pagare un vestito nuovo o si fa fare un piccolo lavoretto in casa davvero mi scuote dal più profondo.

Sullo sfondo, nell’attesa della sua sicura assoluzione, rimane un problema gigantesco: “Adesso Oddati che farà, si dimetterà da ogni incarico come lui stesso ha sempre preteso dagli altri ?”; a mio avviso dovrebbe farlo subito se vuole rimanere fedele alle sue convinzioni e non sperare (come fanno tutti) nella giusta ed equilibrata azione della magistratura.

Oltretutto la sua inclusione in una pesante inchiesta giudiziaria pone un problema più ampio che attiene il PD e la sinistra in genere; continueranno a dire che è una macchiolina in un oceano di legalità e trasparenza, o cominceranno a mettere in discussione il pesante ruolo che da decenni i magistrati svolgono nell’ambito politico ?

Non so rispondere; c’è solo da sperare che anche Oddati, come altri, non venga abbandonato a se stesso.

Purtroppo la politica non sa andare oltre per mettere in riga un magistratura che si accinge a nuovi scioperi dopo quelli farneticanti contro Berlusconi.

 

 

 

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