VALLO di DIANO (16): la Guardia di Finanza e l’ANAC indagano …

 

Aldo Bianchini

La sede di Sala Consilina della tenenza della Guardia di Finanza

SALERNO / VALLO di DIANO – Che ci fosse qualcosa di grosso che si stesse muovendo dal punto di vista giudiziario era già ampiamente nel clima pesante che in queste ultime settimane si respira nel Vallo di Diano, e non solo per colpa della tremenda calura, nell’attesa spasmodica delle probabili candidature per le prossime elezioni politiche nazionali.

Con gli articoli precedenti ho cercato di sensibilizzare le varie istituzioni ed enti locali valdianesi senza, però, ricevere alcun risposta; evidentemente il segnale non è stato recepito o qualcuno ha fatto solo finta di non percepirlo; a cominciare dalla Comunità Montana alle cui porte ho bussato diverse volte senza ricevere alcuna risposta sui quesiti posti con grande prudenza. Solo per la cronaca ricordo la vicenda del “taxi sociale” così come la convenzione-incarico offerta, senza alcuna etica comportamentale, a qualcuna molto vicina ai vertici della C.M. stessa; ma anche gli appalti e gli affidamenti riversati sul territorio da tutti gli altri Enti e/o Organismi locali.

Con il senno di poi è proprio il caso di dire “Come era bello quando alla presidenza c’era Raffaele Accetta, allora le cose si muovevano, si progettava mostrando attenzione alle necessità del territorio, passando attraverso un’attenta – precisa e trasparente condotta nella gestione della cosa pubblica; dando ampio respiro alle aree interne”.

Ora arriva, molto velatamente, l’indiscrezione che è diventata quasi una certezza: la mega inchiesta che la Guardia di Finanza di Salerno, su suggerimento dell’ANAC nazionale, sta conducendo nella città capoluogo a carico dell’Ente Provincia sarebbe stata estesa anche nel resto della Provincia dalle caserme locali della GdF; in particolare dalla GdF di Sala Consilina che si starebbe muovendo nel contesto della cosiddetta “via delle tangenti” (ispirata dal comando provinciale) alla scoperta di eventuali situazioni illegali sugli appalti per ponti – parchi – strade – opere sociali (taxi ?) e sulla distribuzione a pioggia di prebende – convenzioni e/o incarichi, spese di rappresentanza, fino al Ponte Tanagro che sarebbe rimasto fermo al palo proprio per via della scelta, a mezzo gara pubblica, dell’impresa che dovrà provvedere alla sua ricostruzione.

In tal senso la GdF di Sala Consilina avrebbe già provveduto ad ascoltare almeno uno dei due-tre-quattro personaggi politicamente più forti del Vallo; e dalle voci che rimbalzano da più parti si è appreso che la GdF avrebbe posto precise domande sulla regolarità delle pratiche di gestione dei seguenti enti: Comunità Montana – Piano di zona – Gal – Collegio dei sindaci del distretto – Consorzio di Bonifica – Ato e AS si (per la parte inerente il Vallo); insomma una vera e propria inchiesta a tutto campo per capire, visionare e semmai correggere il “buon andamento” della gestione della cosa pubblica valdianese che da diversi anni sembra nelle mani degli stessi personaggi che escono da un’istituzione per entrare in un’altra, anche senza il consenso degli elettori.

Il cambio di comandante della Guardia di Finanza di Sala Consilina

L’inchiesta, prima nello specifico settore per la sua ampiezza, appare sempre più riconducibile alla “inchiesta madre” condotta da Salerno sotto la guida del comandante generale di brigata Oriol De Luca che proprio in questi giorni ha accolto il nuovo comandante del reparto di Sala Consilina nella persona del sottotenente Sebastiano D’Amora che ha sostituito il comandante di lungo corso Giuseppe Iannarelli giunto al capolinea del suo specchiato servizio per motivi di pensionamento.

Come l’inchiesta madre di Salerno riguarda la rivisitazione della vita amministrativa e tecnica dell’istituzione PROVINCIA, così l’inchiesta di Sala Consilina riguarderebbe la stessa accurata rivisitazione degli enti locali prima citati.

E’ atteso con ansia l’interrogatorio del secondo personaggio politico importante che, per motivi personali, avrebbe ottenuto un breve rinvio da parte della tenenza di Sala Consilina. Anche per chiarire quanto è già stato fatto dal vecchio comandante e quanto sarà fatto dal nuovo.

 

 

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