MIGRANTI: la rabbia della Francia e gli errori della sinistra … le ONG come parte finale della lavatrice ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Qualcuno ha detto e ha scritto che “la sinistra italiana tifa per la Francia”; se vero vuol dire che la sinistra italiana si sta scavando, da sola, la fossa per sempre, per almeno due ragioni di fondo.

In primo luogo perché il sentimento comune e generalizzato della gente va speditamente verso un’accoglienza selezionata e limitata soltanto a chi legalmente è in regola; e in secondo luogo perchè occorrono regole ben precise da parte della UE, regole inderogabili per tutti.

Aggiungo che dovrebbe prima di tutto essere precisato chi e come seleziona i meritevoli di accoglienza al fine di evitare la tagliola della magistratura e dell’ordine dei medici che hanno da tempo atteggiamenti molto ambigui quando si tratta di decidere sotto la pressione del potere politico; due poteri, magistrati e medici, che andrebbero velocemente regolamentati pur rispettando la loro autonomia e indipendenza che in moltissimi casi è soltanto apparente.

Qualcuno deve avere il coraggio di sottrarre al potere di queste due categorie di “servitori dello Stato” la materia dei migranti che dovrebbe rientrare nelle esclusive del Governo.

E passiamo alla Francia ed al suo atteggiamento ostile nei confronti della nostra Nazione; il nostro è un popolo che dimentica in fretta le umiliazioni che subiamo, oggi si – e domani pure, dal popolo francese; è sufficiente ricordare le vignette di “Canal Plus” sulla pizza al coronavirus per dirla tutta. Una vergogna comportamentale che appartiene soltanto ai francesi. Punto.

Premesso che a Tolone è partita una selezione durissima sui 230 migranti, quasi tutti saranno  trasferiti o respinti. Sbarcati per il momento in un centro vacanze sull’isola di Giens, a una mezz’ora da Tolone. L’isola è una colonia per i figli dei dipendenti del settore elettrico e non la sfavillante “Belambra” un vicino centro vacanze a cinque stelle con piscine e palme. Gli sbarcati sono stati subito sottoposti a colloqui (veri e propri interrogatori stringenti e non i guanti bianchi italiani) per accertare la loro la loro posizione per aver diritto all’asilo.

Cosa hanno detto sulla vicenda:







  • Marine Le Pen (presidente del Rassemblement National dal 16 gennaio 2011 al 2021, e deputata all’Assemblea nazionale francese dal 20 giugno 2017. Inoltre è stata europarlamentare dal 2004 al 2017): “E’ solo la prima nave, ne arriveranno tante altre. Questo il grave errore di Macron”.










  • Paolo Gentiloni (è il commissario per l’Economia e coordina l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel contesto del semestre europeo): “E’ fondamentale che Francia e Italia vadano d’accordo. Spero trovino presto un’intesa nel rispetto delle regole dell’Unione”;











  • Manfred Weber:  (presidente del Partito Popolare Europeo – PPE, primo partito della UE): “L’Italia merita che gli altri Stati europei  la aiutino. Bisogna aumentare la cooperazione e trovare una soluzione politica”;













  • Carlo Nordio (già magistrato inquirente, neo ministro della giustizia in quota FdI):  “Ricuciamo con i francesi ma l’accordo di Dublino è superato. L’UE dia disposizioni razionali e non polemiche. Oggi la selezione tra chi entra e chi no è affidata alle organizzazioni criminali”.

 

L’attenta analisi di Nordio induce ad una prima sicura considerazione: “Le navi delle ONG raccolgono gente che paga gli scafisti per fuggire dall’Africa”, quindi le stesse navi diventano complici (con la scusa delle preminenti esigenze umanitarie) di criminali che fanno la tratta moderna degli schiavi.

Basterebbe questo per indurre l’intera opinione pubblica mondiale a fermare senza indugi il traffico di esseri umani; invece di consentire alle ONG di completare la “lavatrice degli schiavi”, messo che anche questa seconda parte dello schiavismo è a pagamento ufficiale da parte dell’Europa che regala alle ONG la quota non trascurabile di circa 20miliardi di euro all’anno.

Questi i fatti; ognuno, poi, tragga le proprie personali considerazioni.

 

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