TOTTI: quando la giustizia ti mette nel mirino !!!


Aldo Bianchini

 

 

 

 

 

 

SALERNO – Più presto se ne fa una ragione e tanto meglio è per lui. Soltanto questo mi sento di dire ad un grandissimo campione del gioco del calcio come Francesco Totti che da quando ha smesso di giocare si è ritrovato nei panni di “un re nudo” e che, soprattutto, da quando si è separato da Ilary Blasi lasciandosi andare nelle braccia di Noemi Bocchi è stato additato come l’unico peccatore italiano di tutti i tempi.

Come dire che quello che è consentito a tutti è vietato tassativamente ad uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi; roba veramente da far ridere.

Ed ecco spuntare anche la magistratura che ttraverso i suoi organi inquirenti-investigativi avrebbe scoperto dal solito vaaso di Pandora alcune presunte malefatte dal “Pupone”:

  • Come ha svelato il quotidiano La Verità, l’ultima sos giunta a Bankitalia risale al 12 agosto scorso e riguarda un prestito infruttifero da 80.000 euro inviato da Totti sul conto di una pensionata di Anzio che ha cointestato con la figlia A.M., una 45enne romana dipendente della società Sport e salute (già Coni servizi) controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno la 45enne bonifica il denaro sul conto condiviso con il marito, D.M., e questi rigira la somma sul proprio. L’uomo in questione è un dipendente del ministero dell’Interno amico del Pupone, ma, a quanto pare, anche di Ilary. Il conto di D.M. è alimentato, oltre che dagli stipendi della coppia, anche da bonifici provenienti da società operanti nel settore del gioco e delle scommesse online: tra queste la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Quindici trasferimenti per un totale di circa 87.000 euro. Da questo rapporto, nel periodo sotto esame, circa 125.000 euro sono stati poi dirottati sui rispettivi conti personali della figlia e del genero della pensionata di Anzio. (fonte Il Mattino del 5.1.23)

 

Ma il problema, come dicevo non è questo, piuttosto il fatto che Totti è Totti e che fin quando giocava era intoccabile o quasi, e che quando è diventato quasi normale qualcuno lo ha inquadrato nel proprio mirino giustizialista.

Così funziona in questa Nazione; Totti se ne faccia una ragione e non faccia l’errore di farsi strumentalizzare dal mondo dell’informazione per rispondere agli inquirenti, altrimenti è destinato (come in passato è accaduto a tanti altri grandi dello sport) a soffrire più degli altri proprio perché prima era quasi intoccabile e oggi è quasi normale.

 

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