Parte dalla Campania la mobilitazione nazionale a difesa della scuola pubblica ,occorre dare dignità e retribuzioni europee ai docenti italiani.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

La Campania è la prima Regione in Italia che ha deciso di impugnare  il dimensionamento del governo della scuola, davanti alla Corte Costituzionale. Lo ha annunciato il Presidente  della regione Vincenzo De Luca a chiusura dell’Assemblea Generale “Salvare la Scuola Pubblica”.  Occorre dare dignità e retribuzioni europee ai  docenti, evitare riduzioni irresponsabili del dimensionamento scolastico, sostenere chi lavora nelle zone disagiate e nelle aree interne. No a ogni tentativo di privatizzazione della scuola,No al dimensionamento scolastico che “sulla Campania sarebbe una slavina” e no a salari differenziati per i docenti. La Regione Campania chiama a raccolta il mondo della scuola per un’assemblea generale che suona come una chiamata alle armi contro i progetti del ministro dell’Istruzione Valditara.  “Con questa grande manifestazione,ha detto il Governatore della Campania Vincenzo  De Luca ,la Campania promuove una mobilitazione di massa che vogliamo estendere a tutta Italia per difendere la scuola pubblica. Un passo alla volta ci stiamo avvicinando all’obiettivo di privatizzare anche la scuola pubblica che, insieme alla sanità, resta il principale servizio di civiltà del nostro Paese”.  Noi vogliamo adeguare gli stipendi di tutti i dipendenti della scuola e, semmai  dare un aiuto ai docenti che vanno a lavorare nelle aree disagiate, nelle zone interne, ma nessuno pensi di differenziare gli stipendi sulla base del costo della vita, cioè delle Regioni. È un’idiozia dal punto di vista gestionale e sarebbe un altro modo per dividere l’Italia in due. Questa idea va assolutamente contrastata così come va contrastata l’idea del governo del numero di istituti scolastici che significherebbe meno personale e scuole più affollate. Poi dobbiamo avere più risorse. L’attuale legge di bilancio non stanzia un euro per i prossimi tre anni per l’edilizia scolastica, riduce le risorse per la fascia 0-6 anni”. Secondo il Governatore Vincenzo De Luca,c’è materia  per fare una battaglia seria, contro la demagogia e contro il tentativo di dividere l’Italia in due anche sulla scuola e soprattutto di avvicinarci a un modello scolastico che apre le porte alla privatizzazione anche della scuola.

“Dobbiamo cercare di fermare le nuove regole del dimensionamento scolastico – ha detto l’assessore  Regionale all’Istruzione Fortini . Le persone che non masticano di scuola non si rendono conto di quale possa essere l’impatto devastante sulla nostra Regione. Noi abbiamo bisogno di attenzione, le scuole hanno bisogno di avere dei numeri che riescano a governare, un dirigente scolastico non può immaginare di governare 10 plessi, e ci sono delle realtà che devono avere delle dimensioni ridotte. Tra l’altro le nuove regole di dimensionamento ridurrebbero drasticamente personale Ata, dirigenti scolastici, assistenti amministrativi e a un certo punto anche docenti, perché chiaramente con numeri più alti le classi saranno composte da un maggior numero di studenti”. “Il tema centrale è la scuola – ha detto il presidente di Anci Campania Carlo Marino – La scuola per noi è la famiglia, la conoscenza, la formazione della nuova classe dirigente, dei nostri giovani. Salvarla significa mantenere posti di lavoro ma soprattutto competenze, con una riorganizzazione dei servizi e dell’edilizia scolastica, con un modello efficiente ed efficace per dare risposte alle nostre comunità. I sindaci della Campania si sono riuniti e si incontreranno anche nelle prossime settimane per essere alternativi a quell’articolo della finanziaria che assolutamente non condividiamo, ma soprattutto propositivi rispetto a che finalmente la scuola diventi centrale rispetto alle costruzioni delle nostre città”.

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