CANI RANDAGI (4): le sorprese del Vallo di Diano … da Padula l’ulteriore spesa di € 16.645,09

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Da qualche mese ho assunto l’onere di portare all’attenzione della comunità valdianese il grave problema dei “cani randagi” che in branchi sparsi occupano ormai da anni moltissime località del Vallo di Diano; e il problema è talmente grosso che le avvedute amministrazioni comunali bene hanno fatto a creare un “canile dinamico comprensoriale” con sede in  Sala Consilina; canile che già da tempo opera alacremente nell’accalappiamento, nella custodia provvisoria e nella collocazione di detti cani.

Ma ci sono anche problemi di altro tipo che attengono i rapporti non sempre facili tra la stampa e i rappresentanti dei Comuni; soprattutto quando si pongono domande utili per capire quanto costa il servizio, quanti cani vengono presi, quanto tempo sostano nel canile, dove vengono collocati e quanti disgraziatamente muoiono.

Tanto che nello scorso mese di agosto sono stato costretto a scrivere:

  • SALERNO (11.08.23) – Quando si scrive o si parla del “canile dinamico comprensoriale” (sito in Sala Consilina e realizzato, si fa per dire !!, dagli undici comuni del Vallo di Diano) è meglio e conveniente metterla sul faceto, altrimenti si rischia davvero di farsi male … Insomma, come dire, il canile dinamico rappresenta la più plastica delle dimostrazioni di come il potere politico-amministrativo nel Vallo di Diano viene gestito, anche in maniera arrogante …, dai soliti noti che da anni riescono a dividere tra loro e in parti uguali la gestione degli Enti locali e di tutte le possibili ramificazioni, con favorevoli ricadute economiche anche abbastanza vistose.

Di risposte concrete (eccezion fatta per le dichiarazioni rassicuranti del direttore del canile sulla dinamicità e perfetta organizzazione dello stesso) fino ad ora, non ne ho avute; qualche protesta si, ma sono cose che capitano.

Qualche settimana fa, però, mi è stata recapitata una determina approvata dal Comune di Padula per il pagamento in favore della ditta “Dog’s Town srl” (Via Brezza – 81050 FRANCOLISE – CE) della somma di € 16.645,09 (sedicimilaseicentoquarantacinque,nove – euro) con la seguente causale “Servizio di cattura, mantenimento, e custodia cani randagi accalappiati sul territorio comunale nel periodo da gennaio a marzo del 2023”; la determina del 15.11.23 ovviamente è rimasta affissa all’albo pretorio del comune fino al 30 novembre 2023.

Nella determina, approvata con il n. 53 il 16 febbraio 2023, si parla di “proroga” del servizio; da ciò si desume che detto servizio era sicuramente attivo anche nei mesi precedenti i tre mesi di riferimento del pagamento; e potrebbe anche essere stato rinnovato per i mesi successivi al marzo 23 (ma di questo non ho ancora notizie certe); nella stessa determina, giustamente, si fa riferimento alla disciplinata attività della Dog’s Town srl attenta a relazionare su tutti i passaggi dell’incarico con l’indicazione degli affidamenti, dei decessi e della  custodia.

Quest’ultima precisazione con il termine “affidamenti” farebbe pensare al fatto che la ditta casertana non opera in zona e che alla stessa vengono consegnati soltanto i cani randagi catturati da altri.

Nell’elogiare, comunque, l’attenzione posta dal Comune di Padula per il problema dei cani randagi verrebbe da chiedere, come chiedo:

  • il perché di detta attività supplementare e costosa in costanza di convenzione con il locale canile dinamico comprensoriale;
  • chi cattura i cani sul territorio comunale;
  • come, perché e quando vengono conferiti al canile di Francolise;
  • e, infine, se tutti i cani catturati vengono dotati di micro-chip (come prevede la legge !!) onde evitare di ritrovarseli per strada senza possibilità di identificarli.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *