Bracigliano, il convento e la sagra

Riparte la terza edizione della sagra  tra mito, storia e francescanesimo nella casa di preghiera

Bracigliano – Dal 24 al 28 agosto 2011 riparte la “Sagra del Convento” di Bracigliano con visita guidata alla Chiesa, al Chiostro e alla Mostra dei ricami. La sagra, dunque, è soltanto l’occasione, se non proprio lo spunto, per ricordare a tutti i visitatori l’epoca del “francescanesimo” che ha caratterizzato la vita associativa ed anche la storia di un’intera comunità. La storia, quella vera, fissa l’inizia dell’epoca francescana con la presenza e la sensibilità dei coniugi Alessandro Miroballo e Francesca dei Piccolomini d’Aragona, marchesi di Bracigliano, legati da vincoli di corretta amicizia con il frate minore padre Giambattista di Bracigliano, che dedicarono tutta la loro esistenza terrena ed anche i loro beni  per il bene spirituale del popolo braciglianese, e non solo. Del resto i “frati” venivano da tutti ammirati e rispettati per la loro povertà evangelica, l’austerità di vita e l’attività sociale. C’era grande umiltà nei “frati” di Bracigliano che non si opponevano alla questua che i cappuccini dei paesi vicini andavano a raccogliere in terre non loro. Su queste basi di reciproco rispetto, i coniugi Miroballo, nel 1618, avviarono le pratiche per la costruzione del convento. Negli anni successivi venne avviato anche l’ampliamento della struttura per accogliere molte attività: lavorazione della lana, la biblioteca, le cisterne, il deposito delle fascine, la stalla, la cantina, la lamia della chiesa, l’atrio per il coro superiore, la pitturazione del chiostro, la costruzione di una nuova scala. I lavori durarono ben duecento anni e in quell’epoca si distinse per la lungimiranza e la perseveranza il Padre Bernardino Calabrese da Lioni, eminente personalità dell’ex-Provincia Riformata di Principato, reiterato Ministro Provinciale, Definitore Generale e più volte guardiano di Bracigliano. Ma non mancò il concorso quasi permanente del Comune e dei benefattori locali e di quelli residenti negli Stati Uniti d’America. Ulteriori interventi ci hanno, infine, consegnato questa enorme ma semplice struttura che rappresenta molto bene lo spirito francescano braciglianese. Per questi motivi, a circa 400 anni dalla fondazione e dopo i vari interventi protrattisi fino a qualche decennio scorso, si impone un’opera di restauro davvero urgente. La si potrà affrontare soltanto con la disponibilità di costi abbastanza alti, per continuare a dare a chi viene la possibilità di un ambiente profumato di semplicità, ma confortevole e adatto a sperimentare tanta serenità e tanta pace, come affermano le varie testimonianze conservate nei registri degli ospiti durante gli anni del servizio come casa di spiritualità e preghiera. L’ultimo restauro eseguito risale al 2009 ed è stata la ritinteggiatura interna della chiesa, che ora si può ammirare nella sua luminosità, bellezza ed armoniosa semplicità, ambiente che permette di sperimentare il dialogo con Dio oltre che a ritemprare lo spirito. Ecco spiegata, quindi, la ragione per la quale la Confraternita Francescana e il Gruppo Volontari “Amici del campanile di San Francesco” stanno dando il meglio di se stessi per organizzare la “Terza edizione della Sagra del Convento. Tutto il ricavato servirà per i lavori di ristrutturazione del Convento, della Chiesa, del Chiostro e del campanile di San Francesco.

Aldo Bianchini

 

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