Sant’Antonio: da Polla a Padova

Giuseppe Bianchini

Circa duecento persone provenienti da Polla, ma anche da altri paesi del Vallo ed alcune da Potenza hanno accompagnato la statua di S.Antonio, che si venera nel Santuario Francescano di Polla, a Padova, dove per due giorni la statua ha ottenuto una collocazione privilegiata davanti alla tomba del Santo. Nella città che custodisce i resti mortali del Santo il guardiano del Santuario pollese, fr. Luigi D’Auria, ed il rettore della Basilica Pontificia, fr. Enzo Poiana, hanno sottoscritto l’atto di gemellaggio spirituale così come deciso nel corso dell’anno straordinario Antoniano indetto dai frati pollesi per celebrare il 470° anniversario della fondazione del Convento, eretto a Santuario da mons. Bruno Schettino nel 1993. L’atto di gemellaggio è stato sottoscritto nel corso di una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da fr. Enzo Poiana, alla quale hanno partecipato i frati del Santuario pollese, fr. Luigi D’Auria, fr. Ippolito Stabile, fr. Mimmo Marcigliano, e don Franco Maltempo. Presenti in Basilica anche numerosi rappresentanti dell’Associazione sant’Antuniello e delle Terziarie Francescane. Nel corso dell’omelia fr. Poiaia ha ricordato la sua visita a Polla e quella più recente delle reliquie del Santo dal 9 al 13 giugno scorso ed ha spiegato i motivi del gemellaggio affermando, fra l’altro:”Stringiamo un vincolo di amicizia importante che non si esaurisce con la sottoscrizione di un documento. In comunione di intenti e nella fraternità i frati Francescani della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova sostengono l’opera pastorale del Santuario di Polla”. In proposito è opportuno segnalare che proprio davanti alla statua pollese lo stesso fr. Poiana ha voluto benedire il 50° di matrimonio di una coppia (entrambi i terziari francescani) suoi amici personali. Da parte sua fr. Luigi D’Auria ha affermato che “per la comunità di Polla la grazia del gemellaggio è gioia grande, garanzia di devozione, sostegno nel cammino di fede e di Santità che incida nella vita delle famiglie e della società”. Poter pregare e rafforzare  il nostro rapporto con Sant’Antonio davanti alla nostra statua collocata davanti alla tomba del Santo è stata una grandissima emozione resa ancora più grande dal fatto che insieme a noi lo hanno fatto tantissimi fedeli provenienti da ogni parte d’Italia che ritiravano con interesse le immaginette del Santo con la supplica a Sant’Antonio piangente”: è questo il commento unanime che si poteva cogliere parlando con coloro i quali hanno affrontato il lungo viaggio “per accompagnare” la statua fino a Padova. Nel corso della tre giorni sono stati visitati anche altri luoghi antoniani tra i quali i Santuario di Arcella, dove il Santo morì il 13 giugno 1231, il Santuario di Camposanpiero dove ci fu l’apparizione di Gesù Bambino a Sant’Antonio e dove il Santo visse gli ultimi mesi della sua vita e dove c’era l’albero di noci sul quale il Santo si fermava a meditare ed a pregare. Particolarmente emozionante è stata, però, le processione che ha accompagnato l’ingresso della statua nella Basilica dove anche  i frati di Padova sono rimasti colpiti dalla sua bellezza. Quello che si è da poco concluso è stato un anno importante per il Santuario pollese; infatti, oltre che dalle celebrazioni del 470° anno della fondazione è stato fortemente caratterizzato dai due episodi di lacrimazione verificatisi il 12 e 13 giugno del 2010  quando, “in maniera empiricamente inspiegabile un piccolo rivolo di liquido limpido e trasparente, apparentemente simile a lacrime, è sgorgato dagli occhi dell’antica statua lignea di Sant’Antonio, ordinariamente portata in processione nel giorno della festa e in quel momento custodita nel Museo del Convento”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *