Memoli: Fuori dalla clandestinità


Da uff. stampa

Il prossimo venerdì 4 novembre, alle ore 18, presso il Social Tennis Club di Cava de’Tirreni, via Garzia 2, si terrà la presentazione del libro Fuori dalla clandestinità di Salvatore Memoli. Il salotto letterario, organizzato dall’Associazione Comunicazione & Territorio e curato da Pasquale Petrillo, vedrà la partecipazione dei giornalisti Eugenio Ciancimino e Luisa Tornitore, che animeranno l’evento intervistando Salvatore Memoli. Il libro ripercorre la drammatica ed ancora misteriosa scomparsa della mamma dell’autore, Vincenza Basso Memoli, e del proprio collaboratore familiare, l’indiano Sonu, avvenuta a Salerno nel luglio del 2007. Sullo sfondo, la realtà di un universo sociale ed umano quale quello dell’immigrazione nel salernitano, in particolare nella Piana del Sele e Paestum, fatta di illegalità e sfruttamento, evidenziando la condizione di schiavitù degli stranieri ed i lati oscuri della clandestinità. “In questo contesto -scrive Salvatore Memoli- si scatena quella condizione di confusione di ruoli, regole, garanzie, denuncia, accertamento della verità che rende simile alla biblica condizione di Gomorra la vita di un territorio pieno di storia ed universalmente riconosciuto per la bellezza delle opere d’arte e per la ricchezza della sua agricoltura. Un territorio privo di regole è anche un’anticamera di rivolta sociale, di carenza di sicurezza, di scarsi o inefficaci controlli”. “E’ agghiacciante quello che sta avvenendo in queste terre ubertose, benedette da Dio –prosegue Memoli- una manodopera improvvisata di agricoltori, allevatori, artigiani di diverse nazionalità ha dato risposta alle esigenze produttive della zona, contribuendo alla soluzione definitiva del dramma occupazionale nell’economia  rurale agricola-zootecnica. Costoro, però, non meritano attenzione per le loro legittime esigenze di vita, oltre il faticoso orario di lavoro imposto… Anch’io mi vergogno di appartenere ad una società che innalzano a valore, come risposta insensata a problemi reali, la xenofobia ed il razzismo”.

 

 

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