Filippo Ispirato
Dopo i Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) presi di mira nel 2008 dai
mercati finanziari all’indomani della crisi dei mutui subprime, e dopo
l’Italia, coinvolta nella crisi del debito sovrano nel mese di Agosto,
stavolta la mancanza di fiducia coinvolge anche altri paesi di Eurolandia,
Austria, Olanda, Belgio ed in particolar modo la Francia.
La nazione transalpina è diventata un sorvegliato speciale in queste ultime
settimane per via del suo deficit, non per il suo debito come per il nostro
paese. Cosa significa? A differenza della Grecia, dell’Italia o del Belgio lo
stato francese è meno indebitato (il suo rapporto debito/Pil è pari a circa
all’80%, da noi il 120%), ma ciò che preoccupa le agenzie di rating, gli
investitori e le banche d’affari è il suo deficit, ovvero la differenza tra
le entrate e le uscite per le casse dello Stato, ed il fatto che il Governo
di Parigi detiene grandi quantitativi di titoli di stato greci che rischiano
il default.Il pareggio di bilancio si dovrebbe raggiungere non prima del
biennio 2016 – 2017, ben oltre le previsioni fatte in precedenza , mentre le
stime sulla crescita per l’anno prossimo sono state modificate al ribasso
dall’1,7% all’1%.
Il deterioramento della situazione economica potrebbe
comportare per la Francia
il rischio di perdere il rating tripla A, che
rappresenta il massimo grado di
solvibilità per un ente.
diritti riservati
Spero che crolli la torre Eiffel, così l’aria sprezzante dei francesi 8che noi italiani tanto amiamo!!) finalmente scomparirà dai loro volti. Siete mai stati in Francia, avete mai avuto a che fare con gli operatori turistici di Parigi o di altre città. Sono tutti assolutamente arroganti e mal disposti nei nostri confronti, solo nei nostri confronti. E’ ora che anch’essi paghino le “loro bollette”.