Giallo sulla morte di Giovanni Scutaro

Antonio Citera

SALA CONSILINA – Troppi gli elementi che non convincono gli inquirenti sulle dinamiche della tragedia che domenica sera ha portato alla morte il 60enne di Sala Consilina. Un mistero avvolge le ultime ore di vita del povero Nino, gli inquirenti cercano di far luce sulla effettiva dinamica del sinistro, che si tinge di giallo con il passare delle ore. Tanti i punti che non sono chiari, infatti alcuni testimoni dichiarano di aver visto Nino già alle 16.30 passeggiare nella zona di San Giovanni, luogo ove è avvenuto l’incidente, ma il sinistro si sarebbe verificato alle 18.30 secondo le dichiarazioni della donna che lo ha investito, quindi gli orari non combaciano, ad avvalorare la tesi dei testimoni, vi sono le dichiarazioni di alcuni amici di Giovanni, che avrebbero confermato l’abitudine dello stesso di passeggiare in quella zona ma soltanto in orari diurni, elementi questi che pongono degli interrogativi sulla esatta dinamica dell’accaduto, e sulla possibilità che a guidare l’auto che ha investito l’uomo non sia effettivamente la donna che si è assunta la responsabilità, ma una persona diversa, dal canto loro, gli inquirenti indagano nel massimo riserbo, dalle poche indiscrezioni, ne emerge che sono stati effettuati dei controlli sui telefonini delle persone coinvolte , per verificare tramite i loro numeri l’esatta posizione confidando nelle informazioni delle celle che hanno agganciato i  numeri sotto indagine. Gli investigatori non tralasciano alcuna ipotesi e stanno verificando meticolosamente ogni particolare al fine di avere la certezza che nella tragedia che è costata la vita all’uomo non via sia alcun punto oscuro. Stando alla ricostruzione ufficiale data dalla donna, ne emerge che alle ore 18.30, mentre la stessa transitava con la sua 156 s.w. in località S. Giovanni in via Fossato Maggiore a Sala Consilina, in una serata particolarmente buia, in una strada priva di illuminazione pubblica, improvvisamente ha sentito qualcosa di grosso urtare la sua macchina, scesa per verificare, non ha riscontrato nessun oggetto od essere vivente nelle immediate vicinanze, quindi risalita in auto è tornata a casa raccontando tutto al marito, il quale incredulo della strana vicenda, insieme alla moglie ritorna sul luogo dell’incidente, e solo dopo accurate ricerche i due rinvengono il corpo esanime del povero Giovanni che giaceva nel fosso ai margini della strada. Una brutta storia, finita con la morte di un uomo amato nella cittadina capofila del Vallo di Diano,conosciuto da tutti, la speranza della moglie Teresa e del Figlio Giuseppe è quella di far chiarezza sulla vicenda, di mettere a luce le responsabilità che quella maledetta domenica di novembre ha messo fine alla vita terrena del povero Giovanni.

 

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