Sicignano: a scuola di guerra per imparare a non farla 100 bambini sono entrati in caserma, a Persano

Da uff. stampa

SICIGNANO – Si è concluso questa mattina, con l’ultimo incontro, il progetto “Educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale”, promosso dall’amministrazione comunale di Sicignano degli Alburni, in collaborazione con l’Osservatorio per la cultura, la legalità e la sicurezza e con le scuole di Sicignano degli Alburni e Petina, che fanno parte di un unico istituto comprensivo, il “San Domenico Savio”. Presso l’aula magna dell’istituto di Sicignano è giunto un esperto di informatica, che lavora con la Guardia di Finanza, per discutere di pedofilia e strumenti elettronici. Una lezione che ha catalizzato non poco l’attenzione  dei ragazzi su un tema di grande effetto che riguarda proprio quelle giovanissime generazioni che iniziano con spontaneità e curiosità ad entrare in rete.  Nei giorni scorsi, invece, cento bambini dell’istituto comprensivo di Sicignano degli Alburni,  il, protagonisti per un giorno, presso la caserma di Persano, di una dimostrazione sul soccorso medico in un campo di battaglia e di tecniche di addestramento. Cosa si fa in guerra, conoscerlo sperando di non doverlo mai fare. Su questo ha puntato l’incontro organizzato per sviluppare nei giovani una solida e corretta coscienza civile e democratica. Dopo aver discusso, durante altri incontri, tenuti durante questo mese di novembre, sui temi della giustizia e della legalità, attraverso le parole di alcuni esperti, i ragazzi si sono recati presso la caserma “Guido Cucci” di Persano per questo confronto diretto, durante il quale hanno potuto conoscere le tecniche di soccorso in campo di battaglia, hanno visitato un simulatore di tiro, hanno interagito, attraverso le loro mille domande, con il Magg. Flavio Porta ed il Cap. Giuseppe Acone, che hanno tenuto una lezione sull’organizzazione e sui compiti dell’Esercito. Ad accogliere i ragazzi sono stati il vice comandante della caserma, il Colonnello Nunzio Pollice. Ad accompagnare i ragazzi c’era il coordinatore del progetto, Massimo Sante Lamonaca, il dirigente scolastico, Felice Monaco, alcuni docenti. “Abbiamo sostenuto e favorito questo progetto con grande entusiasmo – dice il sindaco di Sicignano, Alfonso Amato – C’è un’articolazione degli interventi che ha garantito ai ragazzi di entrare dentro i problemi, di rendersene conto, sviluppando così quella coscienza civile, che è anche nei compiti di un’amministrazione”.

 

 

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