Teggiano: vescovo consacrato il 7 gennaio 2012

Antonio Citera

Padre Antonio De luca sarà consacrato vescovo il 7 gennaio 2012. Sarà celebrata sabato 7 gennaio 2012 nel Duomo di Napoli, la consacrazione episcopale di don Antonio De Luca, neo vescovo della diocesi Teggiano – Policastro , a celebrare l’evento sarà il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, il neo vescovo, prenderà ufficialmente possesso della sede episcopale di competenza, Teggiano Policastro nei primi giorni del mese di febbraio. Grande attesa da parte dei cittadini che ufficialmente saluteranno la partenza di mons. Angelo Spinillo attualmente vescovo di Aversa ma che da un anno  ricopre il ruolo di amministratore apostolico della diocesi. Commosso per il suo nuovo percorso di vita pastorale, Don Antonio in poche righe descrive l’importante ruolo che gli è stato attribuito – Una cosa ho imparato negli anni del mio ministero, quando si accosta una nuova realtà è opportuno mettersi in ascolto, senza pre comprensioni. Ecco perché insieme a miei collaboratori più stretti decideremo anche le modalità per iniziare ad accostarmi alla diocesi. Certamente ho un desiderio, incontrare le persone prima delle strutture, andando nelle varie Parrocchie della diocesi. Chiedo a tutti una preghiera perché possa essere un pastore secondo il cuore di Dio, nella valorizzazione piena dei Carismi con uno stile di corresponsabilità.  Sta per iniziare per me un nuovo impegno. Rimettersi in un cammino inedito, lasciare progetti e incamminarsi con fatica e non senza preoccupazioni !  In questi giorni di riflessione e meditazione ho ripreso le parole che il Santo Padre ha pronunciato durante la Messa del 29 giugno di quest’anno, giorno del suo 60° anniversario di sacerdozio: «Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). Il primo compito dato ai discepoli, agli amici, è quello di mettersi in cammino – costituiti perché andiate -, di uscire da se stessi e di andare verso gli altri. Possiamo qui sentire insieme anche la parola del Risorto rivolta ai suoi, con la quale san Matteo conclude il suo Vangelo: “Andate ed insegnate a tutti i popoli…” (cfr Mt 28,19s). Il Signore ci esorta a superare i confini dell’ambiente in cui viviamo, a portare il Vangelo nel mondo degli altri, affinché pervada il tutto e così il mondo si apra per il Regno di Dio. Ciò può ricordarci che Dio stesso è uscito da sé, ha abbandonato la sua gloria, per cercare noi, per portarci la sua luce e il suo amore. Vogliamo seguire il Dio che si mette in cammino, superando la pigrizia di rimanere adagiati su noi stessi, affinché Egli stesso possa entrare nel mondo». Tutti abbiamo sperimentato che la chiamata di Dio non può lasciare indifferenti,… è disponibilità a lasciare la propria terra, il proprio mondo, le proprie certezze per seguire l’invito del Signore: Andate e fate discepoli…Porto nel cuore la consapevolezza di avere ricevuto tanto, in primo luogo dalla Congregazione del SS.mo Redentore. Ringrazio i confratelli redentoristi qui presenti e quelli che nelle varie comunità d’Italia sono impegnati a testimoniare la fecondità della Copiosa Redemptio. Impresso nella mia mente avrò il bene che i confratelli hanno seminato nella mia vita, il loro esempio e la loro gioiosa testimonianza mi saranno di aiuto. Porto con me l’esperienza di servizio maturata nella Diocesi di Napoli, a più riprese e in modalità differenti, ma sempre arricchenti; custodisco grato  il ricordo di molti Presbiteri e di laici incontrati, sarà occasione per rendere grazie al Signore ogni giorno.
L’intercessione dei nostri Santi Patroni: S. Gennaro, S. Alfonso e S. Gerardo mi sia di sostegno e di guida nel ministero episcopale. La Vergine Immacolata, la Madre di tutte le Grazie, mi faccia gustare la tenerezza del suo patrocinio. –

 

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