De Luca: come pioveva !!

Aldo Bianchini

“”C’eravamo tanto amati per <diciott’anni> … e forse più, c’eravamo poi lasciati…non ricordo come fu… ma una sera c’incontrammo, per fatal combinazion, perché insieme riparammo, per la pioggia, in un porton!”” . Dopo diciotto anni, però, non ce l’ha fatta più e sulle note dell’ Allelujah di Leonard Cohen si è scatenata ed è venuta giù con forza. Come pioveva … come pioveva !! Ho leggermente modificato soltanto una parola del primo refrain della famosissima canzone scritta nel 1918 dal grande Armando Gill e che ha portato al successo, tra gli altri, artisti del calibro di Achille Togliani e Massimo Ranieri. La canzone nacque nella fervida mente di Gill per rappresentare le difficoltà economiche, politiche e sociali di quel tempo, un po’ come oggi. Difficoltà che andavano esorcizzate attraverso il messaggio canoro contenuto nelle rime e nelle strofe. La pioggia, almeno nelle intenzioni del cantautore, doveva rappresentare una sorta di momento di riflessione, quasi di opposizione alla classe politica imperante e spendereccia dell’inizio del 19° secolo. Ci ha provato l’altra sera, la pioggia, ad interrompere “la scalata verso l’immortalità” (politica, s’intende!!) del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ma, ovviamente, non ce l’ha fatta. Obiettivamente non poteva farcela, da sola aveva poche forze per una simile impresa. Comunque ci ha provato. E questo tentativo merita sicuramente un plauso, al di là di come la possano pensare tutti quelli (ed erano in tanti!!) che comunque, nonostante il maltempo, erano presenti in Piazza Portanova per l’accensione delle luci dell’albero di Natale “più grande e più bello del mondo”. Ma non è finita qui, le cronache raccontano e scrivono che la pioggia, nel corso della serata, è ritornata furiosamente all’attacco una seconda volta, quando il sindaco (ma questo titolo credo gli stia ormai molto stretto!!) ha disposto con un cenno del capo l’accensione della “S” luminosa del brand di Vignelli che dovrebbe simboleggiare la Città nei secoli futuri. Proprio in quel momento gli scrosci sono stati più intensi quasi a significare il ripudio dell’obbrobrio. Sbagliano i ragazzi del web se scrivono a Vignelli la loro rabbia, l’artista non c’entra affatto. Ma ritorniamo alla pioggia. Per come la penso io, ovviamente è un pensiero opinabile, la pioggia è stata l’unica vera e concreta opposizione contro lo strapotere di De Luca in questi ultimi decenni. Opposizione che, ad onor del vero, ha cercato di organizzare soltanto Roberto Celano, ma la sua è stata un’opposizione finanziaria sul controllo della spesa, qui invece ci vuole un’opposizione strutturata e presente in ogni momento per il controllo di ogni azione del sindaco. Da decenni, purtroppo, non è così, il Centro Destra ha preferito sempre creare un personaggio negli ultimi mesi prima delle campagne elettorali per immolarlo come “anima sacrificale” sull’altare di De Luca. Dicevo che la pioggia è stata la prima autentica opposizione a De Luca e non è detto che non ci riprovi. Nell’ambiente dei giornalisti (spero che non mi smentiscano!!) circola da anni un aneddoto che recita pressappoco così: “Questo (il sindaco, ndr!!) ha fatto il patto anche con Cristo”, difatti ogni volta che ha inaugurato qualcosa anche se c’era un diluvio all’improvviso la pioggia smetteva di cadere, quasi come se avesse avuto paura di LUI, e su questo aneddoto De Luca ci ha anche giocato, spesso nel corso dei suoi deliri politici ha pubblicamente rimarcato il timore della pioggia nei suoi confronti. Ora, dopo, diciotto anni (come recita la canzone di Gill) questo patto diabolico sembra essersi interrotto, all’improvviso e senza alcuna avvisaglia, anzi tutto faceva pensare ad una situazione climatica decisamente diversa. L’incanto, però, è stato rotto e chissà se ora, sulla spinta emozionale, anche l’opposizione di centro destra invece di trastullarsi a fotografare gli “uomini d’oro” di De Luca, si metta a spingere sull’acceleratore delle cose concrete su cui dare battaglia, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno. Anche per non sfigurare al cospetto della semplice pioggia che proprio non ce la faceva più di assistere impotente all’insipienza di chi può e deve cercare di correggere il destino di questa Città che non può finire, con tutta la sua storia recente e passata, in un brand disegnato con una semplice “S”. Per chiudere, è di nuovo la pioggia di Gill a ricordare a tutti che sono passati ben diciotto anni da ““Quando una sera in un sogno lontano nella vettura io le presi la mano quando salvare ella ancor si poteva!… …Come pioveva …così piangeva!””

5 thoughts on “De Luca: come pioveva !!

  1. Ho sempre pensato che non esistono gli sfruttatori o, nel caso, i dittatori. Esistono però gli sfruttati, quelli che se non hanno chi li guida non sanno cosa fare ed accettano di tutto. De Luca rientra in questa casistica, perciò ritengo inutile accanirsi contro di lui: bisognerebbe frustare invece chi lo vota ma, anche e soprattutto, chi gli si oppone. Diceva il saggio cinese: quando il nemico te lo mette in quel posto non agitarti, potresti procurargli piacere.

  2. Credo di cogliere nell’articolo del Direttore una sottile e amara ironia, mai accanimento nè in questo nè in altri.

  3. Gentile Enzo, a ben leggere l’articolo del direttore, le frustate peggiori le suona soprattutto a chi dovrebbe opporsi e non lo fa, non si sa per chè non vuole o perchè non può. loro, i presunti opporisitori probabilmente non hanno mai conosciuto il proverbio cinese che Lei molto attentamente ha citato. Complimenti al giornale, sempre.

  4. Godere della pioggia che ha rovinato la festa del sindaco? Ci si accontenta di poco! Qui siete al limite della depressione

  5. Credo che l’anonimo Max sia un altro che lo scritto non lo legge bene, oppure lo legge con la sua lente di ingrandimento. Da nessuna parola dell’articolo viene fuori il godimento per la pioggia che avrebbe rovinato la festa dle sindaco, anzi, ma< questo Max non l'ha colto. L'articolo è brutale soltanto per l'opposizione che, contrariamente alla pioggia, non sa fare il suo mestiere; la pioggia ha tentato di fare opposizione ma essendo sola non c'è riuscita. Più chiaro di così davvero si ….piange. Caro Max non c'è neppure l'ombra delle depressione che, caso mai, invade e pervade in maniera esaltante … altri.

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