CITTA’ DEL VATICANO – Al mondo globalizzato serve ”pace e convivenza”, atteggiamenti a cui i giovani sono aperti, ma che possono essere distorti da una ”realta’ sociale” che spinga a ”agire in modo intollerante e violento”. Percio’ il Papa chiede una ”solida educazione della coscienza” che metta ”al riparo” da atteggiamenti negativi”.
”Di fronte alle ombre che oggi oscurano l’orizzonte del mondo, assumersi la responsabilita’ di educare i giovani alla conoscenza della verita’, ai valori fondamentali dell’esistenza, alle virtu’ intellettuali, teologali e morali, significa guardare al futuro con speranza”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa per la 45.ma Giornata mondiale della pace, che celebra in San Pietro con cardinali e vescovi, alla presenza di numerosi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.
”’Educare i giovani alla giustizia e alla pace” e’ compito che riguarda ogni generazione, e … la famiglia umana, dopo le tragedie delle due grandi guerre mondiali, ha mostrato di esserne sempre piu’ consapevole, come attestano, da una parte, dichiarazioni e iniziative internazionali e, dall’altra, l’affermarsi tra i giovani stessi, negli ultimi decenni, di tante e diverse forme di impegno sociale in questo campo”. Lo ha detto il Papa ricordando che educare alla pace e’ evangelizzare.
(da Ansa dell’1.1.2012)