Sala Consilina: rissa in campo

Antonio Citera
SALA  CONSILINA – Domenica di violenza sui campi del Vallo di Diano, scontri tra calciatori a Sala Consilina e a Caggiano. Il bilancio è di alcuni atleti contusi e tanta paura. Siamo al campo sportivo Osvaldo Rossi di Sala Consilina, sul terreno di gioco le squadre dell’Atletico Consilinum, e del Palomonte, un acceso match del campionato di seconda categoria girone R. Le due squadre affrontano con phatos l’incontro, sulle panchine, e sugli spalti, si segue la gara con molto calore. Una partita di calcio molto attesa da ambo i fronti. Tutto fila liscio fino a quando, un calciatore del Consilinum, sferra durante un’azione di gioco un calcio ad un avversario. Questo gesto, provoca la reazione di altri atleti che presi dal nervoso, hanno reagito d’impeto nei confronti del giovane salese. Si è innescata una reazione a catena, che ha nel giro di pochi minuti ha coinvolto molte delle persone che erano presenti sul campo da gioco. L’arbitro, resosi conto della brutta situazione, ha fischiato in anticipo la fine dell’incontro, ed ha cercato invano di calmare gli animi, ma i litigi, sono continuati anche negli spogliatoi. Il bilancio della follia è di due atleti contusi, soccorsi dal personale medico, ed uno colpito da un pugno che ha riportato la rottura del setto nasale. Per la cronaca il risultato vedeva gli ospiti in vantaggio per 2 a 1, e mancavano circa venti minuti alla fine della gara quando è stata sospesa. Incidenti anche a Caggiano, incontro di calcio valido sempre per il campionato di seconda categoria, girone Q. Ad affrontarsi Caggianese e m.c.r. Colliano. Sul 3 a 0 per i padroni di casa, l’arbitro ha sospeso il match causa una violenta rissa tra i calciatori in campo, dovuta probabilmente ad insulti e parolacce. Anche in questo caso, alcuni atleti, hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per piccole contusioni riportate. Spetterà ora al giudice sportivo, dare la giusta punizione , basandosi sui referti che i rispettivi arbitri hanno inviato, non sono da escludere pesanti provvedimenti, con relative squalifiche di uomini e campi protagonisti dei brutti fatti. Insomma, una tranquilla domenica di calcio all’italiana, il calcio lontano da telecamere e veline, trasformatasi in violenza gratuita. Lo sport sincero, libero, non boicottato, che vede il vicino di casa che smessa la tuta di lavoro, mette i pantaloncini da calcio per sfogarsi nei campetti da gioco delle mille periferie. Ma che spesso si trasforma in rissa, basta guardare il bollettino che puntualmente ogni federazione emana generalmente a metà settimana, per tuffarsi in una impietosa realtà,del calcio dilettantistico, quello che dovrebbe essere votato ad un puro divertimento, spesso,anzi spessissimo diventa uno sfogo di frustrazioni.

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