Provincia: tutti contro il presidente

Marilena Mascolo

SALERNO – La  politica, quella con la “p” minuscola non finisce mai di smentirsi. Non solo, riesce anche a sminuire le capacità riflessive di uomini come Fulvio Bonavitacola, Antonio Cuomo e Tino Iannuzzi. I tre in merito alla polemica per il “salvataggio” in commissione parlamentare delle figure dei “presidenti di provincia” per la loro palese incompatibilità nel mantenimento della duplice carica (quella di parlamentare e quella di presidente) si sono prodotti in una esternazione che francamente lascia molto perplessi. Ve la proponiamo interalmente: <<”Bonavitacola, Cuomo, Iannuzzi: Vergognoso salvataggio dei Presidenti di Provincia incompatibili”. I deputati del Partito Democratico Fulvio Bonavitacola, Antonio Cuomo e Tino  Iannuzzi considerano davvero vergognosa la decisione assunta ieri dalla Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati che, in palese spregio della sentenza della Corte costituzionale n. 277 del 26 ottobre 2011, ha salvato i Presidenti di Provincia che riscoprono anche la carica di deputato. Mentre la Corte ha chiaramente stabilito che il cumulo delle due cariche è contrario alla legge, la Giunta delle elezioni della Camera , con motivazioni irrisorie e pretestuose, nonostante la ferma opposizione del pd,  ha volutamente ignorato e travolto la sentenza. E’ un colpo di mano diretto esclusivamente a mantenere incollati alle loro poltrone i Presidenti di provincia del centrodestra incompatibili . Questa situazione è ancora più grave in Campania, dove ben 4 Presidenti di Provincia su 5 (Napoli, Caserta, Avellino e Salerno) ricoprono anche la carica di parlamentare e sono espressioni di maggioranze di centrodestra. I cittadini sapranno valutare la gravità di questa arroganza, tutta  a danno del funzionamento delle amministrazioni interessate>>. Io non so davvero se questi signori si rendono conto di quello che dicono e, cosa ancora più grave, scrivono. I quattro presidenti di provincia in Campania, che i tre parlamentari utilizzano come fosse un numero scandaloso, danno l’esatta dimensione di quanto siano puerili le affermazioni di Bonavitacola, Cuomo e Iannuzzi. Avrei voluto vedere se i numeri fossero stati al contrario (quattro al centro sinistra) come si sarebbero comportati di tre “cavalieri dell’apocalisse”. Ma dei tre chi mi meraviglia di più è l’on. Tonino Cuomo che in fatto di “esperienza politica vissuta” ne ha da vendere rispetto agli altri due. Non foss’altro che per il suo passato; prima alla corte dei socialisti di Carmelo Conte (con chiari e oscuri), poi con Forza Italia come assessore  regionale, come coordinatore provinciale e deputato, poi con il PD come deputato. Certo che di strada ne ha fatta l’enfant prodige della politica della prima repubblica. Venire, oggi, a denunciare un giochetto politico normalissimo mi sembra davvero tanto e troppo. I tre cavalieri dell’apocalisse dimenticano una cosa importante: dire la verità. Ma la verità, forse, costa troppo perché avrebbero dovuto svelarci che, sotto sotto, nonostante l’opposizione il PD in sede di giunta delle elezioni della camera dei deputati hanno prima patteggiato e poi votato.

 

 

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