Città di MARINO O primavera? Il ritorno tra i professionisti è unaCittà formalità

Fabio Gioia

Il campionato di Serie D per
il Salerno Calcio sarebbe terminato prima della matematica certezza della
promozione, data la prematura resa del Città di Marino che tramite il suo
presidente ha pubblicato una nota sul sito ufficiale che comunicava il ritiro
dal campionato per la seconda della classe a causa dei torti, ripetuti da
qualche settimana, nei confronti dei Laziali che andrebbero ad avvantaggiare la
compagine di Lotito e Mezzaroma. Durante le interviste il
presidente del Marino ha affermato la sua idea, anche mettendo semplicemente la
primavera in campo, sempre a causa dell’arbitraggio delle ultime settimane che
per Esposito ha dello scandaloso, ma anche per le varie richieste fatte dalla presidenza e mai accettate, come ad esempio la richiesta della riduzione della squalifica del campo da 3 a una giornata ( come successe al Salerno Calcio) oppure della richiesta, anche questa respinta, del rinvio di una partita di campionato a causa della partecipazione di 4 membri della squadra al campionato di Viareggio, per poi continuare con le solite proteste per l’inserimento del Salerno Calcio nel girone laziale. Da parte della Società salernitana non c’è stata alcuna risposta, come giusto che sia, ma bisogna comunque pensare alla prossima gara perchè, nonostante tutto, le partite restano 6 e quindi bisogna conquistare questi ultimi, anche se forse inutili, 18 punti restanti. Di seguito il comunicato ufficiale del Marino:  “L’ufficio di presidenza è in questo momento in riunione per valutare la possibilità di ritirare la squadra dal campionato. Quello che ha fatto oggi l’arbitro ha dell’incredibile; non è possibile subire tre espulsioni gratuite, addirittura con un giocatore già sostituito, un calcio di rigore inesistente, a detta anche degli stessi giocatori dell’Astrea, e il primo gol viziato da una posizione di fuorigioco di Gaeta. Se diamo fastidio ce lo dicessero, noi siamo disposti a farci da parte per non scombinare i piani di vittoria finale del Salerno. Condanniamo la rissa scoppiata nel finale, sono comportamenti che non fanno bene al calcio, ma oggi l’arbitro non ha fatto altro che innervosire i nostri giocatori e permettere a qualche inserviente
dell’Astrea di sostare a bordo campo per tutta la partita a istigare i nostri con la scusa di fare il raccattapalle. Mi risulta che questo Lacagnina sia lo stesso di Bacoli-Salerno, partita, come tutti ricorderete, sospesa per mancanza del numero effettivo dei giocatori del Bacoli, testimonianza di come sia un arbitro dal cartellino molto facile, soprattutto se si tratta di penalizzare certe squadre e di favorirne altre. Siamo stufi di subire certe ingiustizie, è arrivato il momento di dire basta a questi giochi, perché quello che è successooggi è sotto gli occhi di tutti. Oggi si è consumata l’ennesima truffa ai nostri danni, e con questo non aggiungo altro, mi riservo solo di trattare la questione nelle sedi e nei modi opportuni, perché mi corre l’obbligo di tutelare la società, costruita con grossi sacrifici soprattutto economici, altrimenti rischieremo, se già non l’hanno fatto, di farci tritare definitivamente a tutto vantaggio di una società che nemmeno doveva lontanamente pensare di essere inserita in questo raggruppamento”.

 

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