L’AQUILA VICINA ALL’INFANZIA MALTRATTATA

Alfonso D’Alessio
Nella diocesi de’Aquila da domenica 29 aprile e domenica 6 maggio si pregherà in tutte le parrocchie che aderiranno all’invito, fatto dall’associazione Meter di don Fortunato di Noto, a pregare per le vittime della violenza e contro la pedofilia. Appello rivolto a tutte le diocesi italiane e del mondo. Encomiabile e ammirevole iniziativa sposata dai vescovi aq uilani, evidentemente sensibili ai bambini che soffrono a causa di atrocità commesse da adulti ammalati. La pedofilia, che a volte non ha mancato di macchiare anche il volto della Chiesa, è uno dei reati che più suscita lo sdegno popolare. Esso infatti va a colpire una fascia debole,  qual è quella dell’infanzia, privandola del diritto di crescere serenamente, anzi mettendola
a contatto con una delle peggiori brutture di cui è capace l’uomo traviato, fuori di senno e malato nella mente. «TI CERCHERO’, TI ASCOLTERO’ E TI GUARIRO’» E’ questo il tema della XVI Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza … contro la pedofilia, che si celebrerà a livello nazionale e internazionale, come ogni anno, dal 25 aprile per concludersi alla prima domenica di maggio (che quest’anno cade giorno 6). “La tematica di quest’anno invita a riflettere sulle responsabilità degli adulti nei confronti dei più piccoli. Nostro compito è quello di cercare
i bambini indifesi attraverso l’ascolto dei loro messaggi e l’individuazione dei loro bisogni non sempre espressi. Solo un adulto, capace di comprendere pienamente le richieste di aiuto di un bambino, sarà in grado di accompagnarlo nel suo processo di guarigione”. Questo scrive don Di Noto nel manifesto dell’evento. Dunque occorre anche preparasi per capire dove si annidano le insidie per i più piccoli, è necessario ascoltarli e accoglierli nella maniera più degna. Numeri inimmaginabili, ma drammaticamente alti, quelli dei minori fatti oggetto di violenza, si parla di migliaia l’anno. La violenza
passa pure attraverso la rete internet che nasconde siti creati appositamente per adescare gli indifesi, si consuma spesso dietro le mura familiari e si avvale dell’omertà, atteggiamento tra i più indegni. La Chiesa e i cristiani non possono tacere, e c’è da augurarsi che come la diocesi aquilana, tutte aderiscano alla giornata di preghiera per estirpare il cancro della violenza
sui bambini.

 

 

 

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