Agronomi:allarme ambiente

AGRONOMI: allarme
ambiente

Da Piera Carlomagno

SALERNO – Dall’erosione alla distruzione del paesaggio, tutti i peggiori nemici delle colture a Salerno
Agronomi e Forestali: ecco le  nuove norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni 435mila ettari di terra coltivata da 89mila aziende nella provincia La proposta del Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali Domenico Maisto: “Cooperative per un nuovo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia rurale”.Erosione, livellamento delle terrazze, incendi, monosuccessioni delle colture, vegetazione indesiderata e distruzione del paesaggio. Sono questi i grandi nemici dell’agricoltura salernitana, individuati nell’elenco delle “norme e degli standard per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche
ed ambientali”. L’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Salerno,presieduto da Domenico Maisto, propone il dettagliatissimo studio sull’intero territorio provinciale, redatto da Giovanni Silenzio dello Stapa Cepica in seguito alla delibera 100 della Regione Campania di qualche giorno fa.Secondo la presentazione per la provincia di Salerno, gli obiettivi principali sono: la protezione del suolo dall’erosione, il mantenimento dei livelli di sostanza organica, il mantenimento della struttura, il mantenimento dei terreni e degli
habitat. Altri comportamenti da evitare sono l’uso improprio delle macchine, il mancato controllo del livello di umidità del terreno al momento della lavorazione, la riduzione dei terreni dedicati al pascolo, l’abbattimento degli ulivi. L’Agricoltura
campana, contraddistinta da grande frazionamento colturale e dalla polverizzazione della proprietà, conta tuttavia un milione e mezzo di ettari
coltivati da 313.335 aziende. Con le stesse caratteristiche è però la provincia di Salerno la più vasta area coltivata in Campania, con 435mila ettari di terra e 89mila aziende. “L’imprenditore agricolo sta vivendo un momento davvero difficile tra crisi economica, aumenti
dei costi di produzione, riduzione dei prezzi di vendita
– ha detto il Presidente Maisto – Oggi è più che mai necessario che stiamo vicini alle aziende per poterle accompagnare verso un nuovo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia rurale”.Sui circa 2mila dottori agronomi e forestali della Campania, 472 sono salernitani, che controllano l’innovazione dei processi produttivi, l’adozione di filiere corte
che, con l’obiettivo di aumentare i redditi agricoli, coniugano i benefici economici alla salvaguardia dell’ambiente ed alla responsabilità sociale. “Nostro compito principale – ha detto ancora Maisto – è in questo momento, quello di favorire la nascita di una nuova mentalità imprenditoriale, attraverso l’associazionismo e il sistema delle cooperative o delle aggregazioni di produzioni continua finalizzate
alla creazione dei progetti di filiera, che seguono il prodotto fino alla commercializzazione. Si assicurerebbero così qualità e quantità dei prodotti, e giusto utilizzo
del suolo, si eviterebbe il dissesto e si riporterebbe infine il settore primario al centro dell’economia provinciale”.

 

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