Lungimiranza energetica: il fotovoltaico e le sue potenzialità

 

 

Domenico Mastrovita

Secondo quanto riportato dalla vicepresidente al Parlamento europeo del Comitato ITRE (Comitato Industria, Ricerca e Energia), Patrizia Toia, in Italia sono presenti spazi di ricerca per
sviluppare nel settore fotovoltaico innovazione e tecnologia made in Italy.All’European solar day (quinta edizione della campagna informativa sull’energia solare) si è discusso su come consentire
alle persone di avere un legame diretto con il mondo dell’energia e come scoprirne i vantaggi.Al giorno d’oggi i Paesi che stanno investendo maggiormente nel fotovoltaico sono i seguenti: al
primo posto troviamo la  Germania con 9785 Mega Watt prodotti, al secondo posto la Spagna con 3386 MW, al terzo posto il Giappone con 2633 MW, al quarto gli Stati Uniti con 1650 MW e al quinto posto troviamo l’Italia con i suoi 1167 MW, poi vi sono RepubblicaCeca con 465 MW, Belgio con 363 MW, Cina con 305 MW, Francia con 272 MW e India con 120 MW.I principali vantaggi di questa tipologia di energia sono la sua enorme quantità totale e la sua accessibilità. A questi numeri bisogna aggiungere che le centrali solari praticamente non producono  inquinanti. Ci sono inequivocabili vantaggi sul produrre energia localmente e nei luoghi dove serve, diversificando l’approvvigionamento energetico di cui l’Italia e il Pianeta hanno così fortemente bisogno.Va ricordato che una delle più importanti questioni da risolvere è quella legata al miglioramento del rendimento nei processi di conversione energetica; precisamente, secondo le leggi della termodinamica, quando l’energia si converte da una forma all’altra una parte di essa degrada in calore dissipato, in questo caso si parla di un’energia inferiore perché non sufficiente a produrre forza lavoro. Da notare che tutti i Paesi industrializzati sprecano energia sotto forma di calore che puntualmente viene rigettata nell’ambiente. Moltissimi impianti hanno un rendimento del 30-40%, quindi dissolvono il 60-70% dell’energia di partenza. Una parte considerevole di questo spreco potrebbe essere ben evitato migliorando l’efficienza e il trasporto di energia.Purtroppo tutto il calore prodotto e non utilizzato viene liberato nell’atmosfera e assorbito dalle acque di raffreddamento.Migliorare il rendimento degli
impianti diventa quindi una delle priorità da perseguire.Il futuro del fotovoltaico sembra promettere bene, in quanto ad oggi il settore solo in Italia ha creato, a vent’anni dal suo debutto, ben 265 mila posti di lavoro.Con l’abbattimento dei costi per le infrastrutture e offrendo ai cittadini innovazioni tecnologiche più competitive e ad un prezzo accessibile, il solare si sta diffondendo.Investire  nell’autonomia energetica utilizzando fonti rinnovabili, in un periodo in cui i consumi sono in costante crescita e l’impatto delle non rinnovabili diventa sempre più devastante sul sistema Terra, resta l’unica soluzione su cui occorre concentrarsi. L’Italia in questo settore ha buoni margini di crescita sia dal punto di vista ambientale (qualità della vita), sia dal punto di vista logistico (diminuzione di gasdotti e petroliere), sia dal punto di vista economico (nuove aziende) sia dal punto di vista occupazionale, inoltre anche il settore della ricerca può trarne benefico.Tuttavia, per far ciò occorrono politiche lungimiranti, ben articolate e armoniche (giusti incentivi). Oggi si stanno sottraendo campi fertili all’agricoltura per installare centrali fotovoltaiche: questa non può essere la soluzione. Per una rivoluzione solare equilibrata occorre trasformare prima di tutto i tetti delle case, sostituendo le vecchie coperture con simpatici pannelli che oltre a riparare dalle intemperie siano anche in grado di produrre energia. Vedremo se il solare inteso in quest’ottica si tradurrà in lungimiranza.

 

 

 

 

 

3 thoughts on “Lungimiranza energetica: il fotovoltaico e le sue potenzialità

  1. Sono d’accordo con quanto detto, l’energia solare utilizzata al meglio è senza ombra di dubbio un vantaggio per tutti.
    Tuttavia, voglio fare due piccole considerazioni, la prima di carattere personale. Da poco ho investito sul fotovoltaico, tutto bene, ho speso solo un sacco di soldi con la speranza di recuperare qualcosa attraverso gli incentivi statali e il risparmio della spesa energetica. Adesso, a giochi fatti, il Gsm, ovvero l’agenzia delegata alla distribuzione degli incentivi statali, attraverso leggiucole pubbliche sta facendo notevoli passi indietro…La seconda considerazione è di carattere generale, prendiamo una piccola regione come il molise, la stanno riempiendo in modo smodato e senza alcun rispetto dell’ambiente di pannelli solari e impianti eolici. Cosa sarà di tutto questo uso smodato fra dieci anni? Come al solito ci saranno le vacche grasse per pochi e le pecore malate per molti! A proposito del fotovoltaico io sono propensa per impianti di tipo ” familiare”, ovvero al posto delle tegole i pannelli, ma vedere su ettari ed ettari di terra pannelli fotovoltaici mi sembra un pò un abuso della tecnologia ed un controsenso per il rispetto ambientale, non vi pare?

  2. Sono d’accordo sul fatto che bisogna investire e migliorare ogni metodo nuovo di produzione di energia alternativa, dobbiamo andare in questa direzione. Anch’io penso che sia più opportuno, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, che questo venga fatto principalmente in ambito familiare. Infatti bisogna stare molto attenti a non trasformare quest’opportunità per rispettare la natura che ci circonda, in un modo di rovinarla!

  3. La Natura ci offre da sempre doni, che se noi sapessimo apprezzare, miglioreremmo la nostra qualità della vita. Bisogna vincere le resistenze di chi, con le altre fonti di energia, ancora realizza grossi guadagni. Queste stesse imprese però potrebbero convertirsi alle energie rinnovabili, garantendo la loro stessa sopravvivenza nel tempo.
    Concordo su chi afferma un utilizzo intelligente di queste nuove fonti di energia al fine di salvaguardare l’ambiente.
    PS Per migliorare la tecnologia in questo settore è fondamentale investire sull’istruzione, ed in Italia si fanno solamente tagli.

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