Borse altalenanti

Filippo Ispirato

 

Giornata borsistica contrastata, contrassegnata da un inizio positivo per Milano e Madrid, grazie al buon andamentale dell’asta dei Bonos a 2, 3 e 5 anni, che ha permesso al governo spagnolo di di poter accedere con maggiore facilità agli aiuti finanziari europei. A fine giornata la brusca virata a causa dell’intenzione da parte di Moody’s di declassare ben 17 istituti di credito internazionali. Piazza Affari dopo aver toccato rialzi di oltre due punti percentuali ha ridotto i guadagni chiudendo comunque in territorio positivo a +0,14%. Parigi, Londra e Francoforte chiudono la seduta odierna rispettivamente a -0,39%, – 0,99% e -077%.

Atteso il vertice di domani a Roma dove si incontreranno i premier delle quattro economie più grandi ed importanti dell’area euro (Italia, Germania, Francia e Spagna), per discutere sulle proposte da mettere in atto per arginare la crisi in corso ed evitare che gli spread sui titoli di stato dei paesi membri in difficoltà lievitino in maniera eccessiva; tra le misure ipotizzate da Monti anche il rispolvero della golden rule, secondo la quale le spese per investimenti non dovrebbero entrare a far parte del computo delle spese e quindi del deficit di un paese.Lo spread Bund Btpsi attesta a fine seduta attorno a quota 423.

A Wall Street la borsa rimane piatta a causa dei dati contrastanti dovute in parte alle manovre della Federal Reserve considerate troppo blande che hanno deluso le aspettative degl investitori, dall’altra i dati sul’occupazione superiori alle attese e la domanda di sussidi in calo. In Italia infine arriva la notizia del reintegro di 140 operai della Fiat di Pomigliano iscritti alla Fiom, precedentemente licenziati.

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