MONSIGNOR MORETTI INCONTRA I GIORNALISTI

Alfonso D’Alessio

Si è tenuto nel Salone degli Stemmi del palazzo Arcivescovile di via Roberto il Guiscardo l’annuale incontro dell’arcivescovo Luigi Moretti con gli operatori dell’informazione salernitani. Il clima è stato cordiale e improntato al  dialogo e conoscenza reciproca. Il desiderio, ha detto Mons. Moretti, è quello di aiutare tutti a leggere e capire il cammino della vita ecclesiale all’interno della logica propria della chiesa. Non la logica del mondo dunque, ma quelle tipica del Popolo di Dio in cammino. Senza il dato della fede risulta incomprensibile l’azione dello Spirito che guida la barca di Pietro. La Chiesa infatti non è una onlus, non è nemmeno un’associazione di beneficenza e meno ancora un’istituzione più o meno gloriosa, ha sottolineato il presule. Essa è una comunità di credenti in Gesù, aiuta a vivere il rapporto con Lui che è nostro contemporaneo. “Vivere meglio la fede significa vivere meglio la vita”, né è convinto l’arcivescovo, che vede in questa ricaduta sulla vita quotidiana uno degli aspetti più interessanti della sequela di Cristo. Un aspetto importante della vita di fede e dunque ecclesiale, è l’esperienza sacramentale non riducibile alle sole “cerimonie” o “funzioni” ma alla vita nuova che attraverso di esse si acquista. La verità della vita, la coerenza della testimonianza, il coraggio della scelta celebrano l’identità del cattolico. Mons. Moretti ha sottolineato come il cammino della Chiesa che è in Salerno Campagna Acerno, e indicato nel nuovo piano pastorale che fa seguito al convegno diocesano che con successo si è celebrato all’inizio dell’estate, ha come obiettivo principale il recupero del senso cristiano identitario della fede. Anche nella crisi dei nostri tempi la Chiesa ha il dovere di aiutare a fare discernimento sull’essenziale. E’ questo uno dei servizi a cui la diocesi, inserita nel cammino della Chiesa italiana, intende ottemperare. Mons. Moretti si è detto particolarmente contento dell’ingresso nel seminario metropolitano di venti giovani che intendono iniziare il cammino di formazione che, a Dio piacendo, li condurrà ad essere presbiteri. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti ha dato appuntamento a tutti il 3 ottobre a piazza San Pietro in Vaticano quando, i fedeli dell’arcidiocesi, andranno in udienza da Benedetto XVI per iniziare a vivere l’Anno della Fede, evento di fondamentale importanza per la crescita umana e spirituale.

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