Rogo di Montesano: parla la CGIL

 

 

                                                   

La nota del direttore: Pur turandomi il naso, nell’ottica del miglior senso democratico che contraddistingue la mia lunga attività di giornalista, pubblico integralmente il comunicato stampa della CGIL. Mi turo il naso non perché non condivida il contenuto del comunicato, anzi; mi turo il naso perchè proprio la CGIL (come gli altri sindacati) su questa vicenda non hanno cavalcato la tigre quando era il momento per favorire l’accertamento di altre responsabilità che si annidavano all’interno dell’ UPLMO (Ufficio Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione). Per far venire alla luce quelle responsabilità ho fatto da solo una battaglia incredibile ma tutti, sindacati in primis, hanno preferito altre direzioni. La vicenda ve la racconterò nei prossimi giorni.

 

 Da uff.stampa CGIL

SALERNO – “La giustizia sta facendo il suo corso e la conferma della condanna ad otto anni di reclusione per l’imprenditore titolare della Bimaltex rappresenta sicuramente un monito ad altri datori di lavoro affinché si impegnino ed investano in una cultura della sicurezza sul lavoro e della legalità”. Francesco Petraglia, segretario generale Cgil Salerno, commenta così la richiesta di conferma della condanna avanzata, nell’ambito del processo di appello per il rogo al materassificio di Montesano della Marcellana costato la vita a due operaie, dal Procuratore Generale ai danni del titolare dell’azienda. “Quell’incendio non fu una tragica fatalità, ma la conseguenza di un ambiente di lavoro inadeguato, illegale, un sottoscala adibito a fabbrica. La condanna, certo, non potrà restituire la vita alle due giovanissime vittime, ma forse servirà a riaccendere i riflettori sul problema sicurezza sul lavoro e a scuotere la coscienza di tutti quegli imprenditori che, ancora oggi, ne fanno un accessorio e non il punto di partenza”.

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