Provincia/Prefettura: lo scontro continua

Aldo Bianchini

SALERNO – Era prevedibilissimo e, difatti, è accaduto. Mi sorprende il fatto che nessun giornale di Salerno lo abbia messo in evidenza prima che accadesse. Nessuno mi ha seguito (ma questo accade molto spesso !!) quando in tempi non sospetti, in data 15 ottobre 2012 su questo giornale con il titolo “Provincia/Prefettura, è scontro istituzionale”, mettevo in rilievo l’evidente situazione di disagio provocata dal Prefetto di Salerno con le sue “incaute” dichiarazioni sulla mozione di sfiducia che era stata presentata dal consigliere Salvatore Memoli in merito all’incompatibilità dell’ex presidente della provincia on. Edmondo Cirielli. Era ovvio, era scritto che nel corso della seduta consiliare del 22 ottobre, quando è stata ufficializzata la decadenza del presidente in favore dell’assessore Antonio Iannone che da quel momento è il “presidente f.f.”. Difatti il consigliere Salvatore Memoli dopo aver ribadito la bontà giuridica della sua mozione è passato all’attacco del Prefetto arrivando addirittura a sostenere la tesi della incompatibilità dell’alto funzionario dello Stato per il suo passaggio sbagliato nel “rilasciare interviste invece di rendere conto al Viminale”. A questo attacco, duro nei toni e senza precedenti, la stampa non ha dato il giusto rilievo ovvero ha trattato la cosa con superficialità come qualche giornale ha fatto scrivendo che Memoli “… accusa perfino il Prefetto …”. E’ quel “perfino” che non mi convince. L’accusa di Memoli non è campata in aria e non può essere presa sottogamba, anzi è abbastanza comprensibile in quanto il “rappresentante del governo in città” non può esprimere alcun giudizio di merito, soprattutto se si tratta (come è il caso della mozione di sfiducia) di “un caso” di esclusiva natura politica e interpretativa. Tanto è verro che la “mozione Memoli” di Salerno è stata rapidamente presa a modello anche da altre realtà simili a quelle della nostra Provincia. Il consigliere Memoli ha aperto un’autostrada per un’azione decisa e diretta ad un chiarimento immediato per il ristabilimento di corretti rapporti tra la Provincia e la Prefettura, ora tocca all’on. Edmondo Cirielli (già presidente della provincia e tuttora presidente della commissione difesa della Camera dei Deputati) fare le mosse successive ben sapendo di doversi muovere su un terreno molto difficile ed anche insidioso. Lo deve fare per ristabilire le giuste posizioni nel massimo rispetto dei ruoli che competono ad un Presidente di Provincia, ad un parlamentare della Repubblica e ad un Prefetto. Potrei portare a sostegno delle mie convinzioni tanti episodi o semplici aneddoti che dagli anni ’60 ad oggi sono stati infiniti; non lo faccio perché ognuno di detti episodi potrebbe concorrere a turbare il clima di tranquillità e di pacificazione che dovrebbe essere rapidamente ripristinato tra la Provincia e la Prefettura. In caso contrario rimarranno sul tappeto, e per sempre, delle zone d’ombra o anche di reciproca sfiducia. E ciò non può essere, per il bene delle nostre comunità.

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