Siria: Francia riconosce la Coalizione nazionale a capo del futuro governo del paese

Maria Chiara Rizzo

“Annuncio pubblicamente che la Francia riconosce la Coalizione nazionale siriana come unica rappresentante legittima del popolo siriano”- scrive il quotidiano francese Le Monde riportando le parole di François Hollande, pronunciate nel corso la sua prima conferenza stampa all’Eliseo. Durante il suo discorso il Presidente ha dichiarato di vedere nella Coalizione il futuro governo provvisorio della Siria “democratica”, che consentirà, così, di mettere fine al regime di Assad. Tale legittimità ad operare come futura amministrazione è stata riconosciuta anche dagli Stati Uniti che, insieme al Qatar, ha preso atto del fatto che l’opposizione siriana è riuscita a darsi una struttura più ampia e rappresentativa. Queste caratteristiche sono state le condizioni sine qua non gli USA e l’Europa non avrebbero teso una mano verso l’opposizione, nel tentativo di accelerare la caduta del regime di Bashar Al Assad.

L’accordo tra le varie fazioni è il frutto di un compromesso, raggiunto sotto l’egida del Qatar e della Lega Araba a seguito di intense negoziazioni. Basato su un piano bene preciso, l’accordo per la creazione di una coalizione compatta ha lo scopo di creare un corpo esecutivo in grado di dialogare con la comunità internazionale e di canalizzare gli aiuti. Insomma, un fronte capace di mettere a punto un’azione decisa per sconfiggere il governo di Assad e proporsi come alternativa, anche se in via provvisoria. Fino ad ora il Consiglio Nazionale Siriano, dominato dal partito dei Fratelli Musulmani, è stato considerato l’unico interlocutore legittimo dalla comunità internazionale, ma la sua scarsa rappresentatività gli ha ormai imposto di farsi da parte.

La nuova coalizione avrà anche un presidente, identificato nella persona dello sheikh Ahmed Moaz Al Khatib, uomo di 52 anni, originario di Damasco, ma che ha dovuto abbandonare il suo paese tre mesi fa  dopo essere stato arrestato a più riprese dallo scoppio delle  rivolte.

 

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