Angellara Home/12: le ruspe

Aldo Bianchini

SALERNO – Visto che la stampa tace sui probabilissimi scempi visibili sul litorale di Salerno e si limita a dare la notizia del dissequestro dell’Angellara Home, raccolgo l’invito-domanda dell’avvocato Salvatore Memoli e vado avanti da solo, come troppo spesso accade. L’altra mattina non erano state neppure completate le procedure per il dissequestro, o meglio la liberazione, dell’Angellara Home che già il pm Roberto Penna aveva interposto appello avverso la decisione del Tribunale. Una controazione così rapida che non lascia spazi a concessioni. Delle due l’una, o la Procura ha torto e quindi l’azione appare come un vero e proprio accanimento giudiziario, o la Procura ha ragione e quindi non resta che mandare le ruspe. Si, proprio le gigantesche ruspe per radere al suolo l’intera costruzione a conferma degli inenarrabili abusi commessi (non visibili !!) da tre delinquenti da strapazzo (mons. Pierro, don Comincio e Giovanni Sullutrone). Insomma o si fa così o non si può andare avanti con questa tiritera. Questo è il quadro che si para davanti ad un attento lettore degli avvenimenti, senza essere necessariamente giornalisti. E se davvero l’Angellara Home è un mostro edilizio in riva al mare quanti altri mostri ci sono sul nostro litorale ? E allora cosa fare ? Bisogna passare al setaccio tutto il litorale salernitano cominciando dal fiume Picentino con il Villaggio del Sole (il cui 50% è in comune di Salerno) fino all’area portuale commerciale per capire se tutto è stato realizzato secondo le leggi in vigore. Questo per un senso di giustizia anche nei confronti dei tanto chiacchierati insediamenti della Polizia, dei Carabinieri, dell’Esercito, della Guardia di Finanza, del Polo Nautico, dei porti e dei porticcioli. Non può passare il principio di legalità solo perché sono potenti. Non so se in passato le verifiche sono state effettuate con le tecniche, con le procedure e con i convincimenti scientifici così come contro la Curia per l’Angellara Home, sarebbe comunque molto giusto rifarle ora alla luce anche del nuovo modo di vedere le cose da parte dei CTU e della Procura. In tutta sincerità mi aspettavo qualcosa in più dal quotidiano La Città perché reputo il suo direttore Luigi Colombo in grado di fare qualche approfondimento; dimenticavo che anche, lui come il Procuratore Roberti, non è di Salerno (almeno così credo !!) e certe cose non le sa e nessuno gliele spiega a dovere. E’ bene sapere, ci crediate o meno, che in passato sono state fatte cose allucinanti. Una per tutte vale la pena di ricordare la vicenda per la costruzione dell’enorme complesso edilizio dove ha sede il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri a Mercatello (nella foto è evidenziato il plastico dell’opera).  E’ stato realizzato su un terreno che precedentemente era spaccato in due dal Rio Mercatello. Occorreva unificare il terreno per raggiungere la metratura quadrata richiesta; ecco allora che per favorire non si sa bene chi (chiaramente il proprietario dei due siti divisi dal torrente !!) i grandi geni dell’epoca deviarono il corso del Rio Mercatello con un pesante muro di cemento armato, riempirono il vuoto rimasto di terra e detriti ed ecco fatto ed il “sito gigantesco” fu pronto alla bisogna. Nessuno però ha pensato che quella realizzazione ha messo potenzialmente in atto una “bomba idrogeologica sotterranea” che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Sappia il Procuratore Franco Roberti che ogni volta che va nel Comando Provinciale dell’Arma per le conferenze stampa si siede su una potenziale bomba, e mai nessuno si è degnato di aprire sul caso una seria inchiesta. Speriamo che non accada mai niente di grave. Per questo caso e per tutti gli altri è necessario invocare giustizia, quella senza forzature o accanimenti, per il bene di tutti. Un cittadino, dinnanzi all’edicola di Torrione, mi ha chiesto: <<Ma è così difficile per il Procuratore della Repubblica indire una conferenza stampa per annunciare che tutto il litorale verrà passato al setaccio con la stessa metodologia utilizzata contro la Chiesa ?”. Non ho saputo rispondere, gli ho detto sommessamente che forse è meglio aspettare la sentenza d’appello per l’Angellara Home e poi tutto sarà più semplice. Credo di averlo deluso.

2 thoughts on “Angellara Home/12: le ruspe

  1. Non è l’unica BOMBA a Salerno, ci sono altre molto, ma molto più DEVASTANTI e “loro”, che ne sono a conoscenza, ci stanno “seduti” comodamente.

    1. Sembra che il nuovo Arcivescovo, Mons. Moretti, voglia trasferire gli uffici della Curia nella struttura dell’Angellara Home. Vedremo.
      Cordiali saluti.

      Pasinato

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