Cava:chiusura ospedale

Sara Monetta

L’ospedale di Cava de’Tirreni rischia la chiusura. Non è una novità, certo, la voce circola da tempo immemorabile, ma questa volta potrebbe essere per davvero, e, qualora ciò accadesse, non sarebbe un gesto plateale, ma uno staccare la spina a poco a poco, in modo quasi impercettibile. Da tempo le sigle sindacali e lo stesso dirigente del presidio, il dottor Vincenzo De Paola, denunciano che il nosocomio metelliano sarà svuotato gradualmente. A conferma dei timori dei dipendenti e delle associazioni di categoria, c’è l’esito negativo dell’incontro di ieri tenutosi tra il sindaco di Cava de’Tirreni, Marco Galdi, e il sub commissario regionale Mario Morlacco. Quest’ultimo, infatti, ha dichiarato che non ci potranno essere nuove assunzioni di personale nell’ospedale metelliano. Questo significa che quando a fine anno circa ottanta infermieri lasceranno l’ospedale S. Maria dell’Olmo (per il piano di mobilità o per pensionamento), nessun nuovo assunto andrà a sostituirli. “Ci stanno togliendo per la finestra ciò che ci era stato riconosciuto dalla porta”, ha commentato in proposito il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Michele Mazzeo, che poi ha aggiunto: “la cosa incredibile è che a Cava faccia discutere di più l’arrivo del mago Otelma per la fine del mondo, che non il fatto che l’ospedale stia finendo”. Tuttavia, il sindaco Galdi non ci sta ad attendere che il paziente si spenga come una candela consumata:“È il momento di agire”, ha dichiarato subito dopo l’incontro con Morlacco. Nella mattina di oggi è prevista prima una riunione della commissione sanità e quindi un incontro con i sindacati al tavolo ad hoc aperto lo scorso dieci dicembre: “con tutte le parti afferenti al tavolo decideremo sul da farsi”, ha affermato il primo cittadino metelliano, che ha lasciato intendere come di sicuro non sarà refrattario a forme di protesta anche clamorose come già accadde quando, all’inizio del suo incarico, s’incatenò davanti alla sede della Regione per ottenere un incontro col governatore Caldoro proprio in difesa del presidio ospedaliero cavese.

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