A.O.: sanità da terzo mondo ?

Maddalena Mascolo

SALERNO – Dalle ore 21.00 di martedì 15 gennaio fino alle ore 19.00 circa di mercoledì 16 gennaio 2013 una donna novantaduenne costretta in barella nei corridoi del “pronto soccorso” cittadino dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. E’ dovuto intervenire, a più riprese, l’on. Gianfranco Valiante (PD) per avviare a soluzione l’increscioso e drammatico episodio. La donna, Amelia F., era stata portata dai parenti martedì sera d’urgenza nel locale pronto soccorso per violenti dolori all’addome, forse per una calcolosi alla colecisti, e tra un palliativo e l’altro le ore si sono susseguite alle ore senza che la situazione clinica della vecchietta venisse definitivamente diagnosticata, nonostante le insistenze garbate dei parenti presenti. Quando sembrava che il caso dovesse essere risolto all’improvviso mancava sempre qualcosa, e le ore della notte passavano. All’alba il cambio dei medici e degli infermieri e con i nuovi tutto sembrava dover ricominciare daccapo fino a quando un amico di famiglia, Agostino G., dopo molti e inutili tentativi di sensibilizzare la struttura ospedaliera, chiama direttamente l’on. Gianfranco Valiante, sensibilissimo a queste problematiche. L’intervento del consigliere regionale del PD è rapido ed esaustivo; in serata finalmente la soluzione dello scabroso caso; dopo diciotto ore circa la donna viene avviata nel reparto di competenza per le cure del caso. Cosa dire a commento di questa brutta notizia; si può solo confermare che senza l’intervento dell’on. Valiante avremmo forse assistito all’ennesima evitabilissima tragedia. Senza essere cattivi, cerchiamo però di evitare che l’epidemia dei “malati in barella” degli ospedali romani non si diffonda in tutto il Paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *