ANNUNZIATA: il sogno dell’area portuale vasta

Maddalena Mascolo

SALERNO – Abbiamo seguito attentamente gli ultimi interventi pubblici del presidente dell’autorità portuale di Salerno, Andrea Annunziata, e senza l’ausilio di alcuna intervista possiamo immaginare quello che è il suo sogno. Il completamento della riforma sulle Autorità Portuali bloccata in senato potrebbe portare all’affermazione dell’indiscussa utilità delle aree interne in quella progettazione di “area portuale vasta” tanto cara al presidente Annunziata. Una volta tanto il fatto che la riforma sia stata bloccata in Senato non è un momento di negatività istituzionale (ha affermato Annunziata), difatti era una mezza riforma un po’ rabberciata qua e là; il nuovo Parlamento dovrebbe riprenderla e rivederla in direzione del riconoscimento delle aree interne; insomma è questo il vero sogno che Andrea Annunziata spera e crede di concludere prima della fine del suo secondo mandato ai vertici dell’autorità portuale salernitana. Lo sviluppo delle aree interne, quali Nola e Caserta con possibilità di aggiungerne altre, da collegare con la struttura portuale già esistente per creare centri specifici di trattamento dei materiali che giungono a Salerno e che così potrebbero essere lavorati direttamente sul territorio regionale per essere poi rilanciati verso i mercati nazionali ed internazionali. Le aree interne già esistono ed allo stato sono non operative, basterebbe davvero poco per renderle funzionali al progetto che porterebbe lavoro, sviluppo ed economia a tutta la Regione ed a buona parte del Mezzogiorno. Per fare ciò occorre una totale collaborazione istituzionale, non servono più i finanziamenti che piovono a pioggia senza una precisa progettualità territoriale finalizzata alla vera occupazione attraverso l’incremento economico e finanziario. Il mega-progetto di allargamento della bocca del porto e della sistemazione dei suoi fondali (troppo bassi, allo stato, per reggere un flusso navale molto intenso e pesante !!) giace da circa dieci anni nei cassetti ministeriali a causa di intollerabili ritardi burocratici che sono stati anche brutalmente puniti da una sentenza del tribunale di Lipsia. Il porto commerciale di Salerno è, ormai, una realtà consolidata a livello nazionale ed internazionale; gli ultimi lavori hanno permesso, addirittura, alla struttura di competere con realtà molto più grandi e organizzate di quella salernitana. Occorre sinergia tra le autorità preposte e competenti, come quella esistente tra il Comune e l’Autorità Portuale che da tempo sta dando i frutti sperati. Il viaggio continua.

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