Rifiuti zero: intervista ad Alessio Ciacci

 Filippo Ispirato

SALERNO – Lo scorso 22 Aprile si è costituito anche a Salerno il Comitato per l’adesione alla strategia Rifiuti Zero. Abbiamo cercato di approfondire l’argomento attraverso un’intervista ad Alessio Ciacci, personaggio Ambiente Italiano dell’anno per il 2013 e dal 2007 Assessore all’ambiente al Comune di Capannori, centro toscano di oltre 45.000 abitanti in provincia di Lucca e prima realtà locale ad aver aderito alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”, per capire quali possano essere le  ricadute e le implicazioni positive a seguito dell’adozione di questa innovativa concezione di riutilizzo oltre che di corretto smaltimento dei rifiuti.

1. Capannori è stato il primo comune ad aderire a questo progetto. Di cosa si tratta nello specifico?

Rifiuti Zero parte dalla consapevolezza che non possiamo continuare a sprecare all’infinito preziosi materiali in discariche ed inceneritori, ma che dobbiamo costruire un percorso circolare per la materia che possa essere continuamente reintegrata nei cicli produttivi attraverso politiche di riciclo ma anche di riduzione della produzione di scarti. Oggi sono oltre 120 i comuni italiani che hanno aderito e oltre 3 milioni i cittadini che in questi comuni stanno costruendo la strategia.

2. Quali sono gli obiettivi di Rifiuti Zero? E quali le difficoltà che avete  incontrato nel vostro percorso per rendere il vostro comune a rifiuti zero ed ecologicamente sostenibile?

Siamo partiti dall’estensione della raccolta domiciliare su tutto il territorio comunale passando in pochi anni dal 30% ad oltre l’80% di materiali avviati a riciclo, con vantaggi economici, sociali, ambientali ed occupazionali. Molti sono stati inoltre i progetti avviati per la riduzione degli scarti, dall’eliminazione dell’usa e getta e delle acque minerali da tutte le mense scolastiche e comunali, all’incentivo per il compostaggio domestico, così come quello alle attività commerciali per la vendita alla spina, l’avvio di un centro del riuso ed altre ancora.

3. I cittadini, la politica e le aziende come hanno aderito alla logica dei rifiuti zero?

All’inizio con curiosità e timore, ma poi con grande soddisfazione sia per i risultati raggiunti ma anche per l’eccellente qualità del servizio. L’università di Roma ha misurato il gradimento del servizio riscontrando un 94% di consensi, anche oltre le nostre stesse previsioni.

4. Viene fatta una campagna informativa a supporto dei cittadini?

Si, abbiamo distribuito materiale informativo a tutte le famiglie, facendolo consegnare da volontari appositamente formati dell’associazionismo locale, un modo per sostenere la partecipazione attiva della cittadinanza.

5. Salerno ha da poco costituito un comitato Rifiuti Zero, siamo ancora in  fase embrionale, ci sono altre realtà simili a Capannori?

 Si, la proposta nazionale di Legge Rifiuti Zero nasce dalla rete di associazioni, comitati, esperti ed amministrazioni che hanno creduto, in tutta Italia, in questa grande sfida e questa rete sta crescendo ogni giorno di più. In Provincia di Salerno, ad esempio, è possibile citare Maiori e Giffoni Sei Casali, che sono in una fase piuttosto avanzata del progetto.

6. Quali saranno le ricadute ambientali, economiche e di lavoro (creazione di nuove professionalità e processi ecocompatibili di riciclaggio) positive correlate al vostro progetto?

 

E’ tutto indicato in maniera dettagliata nel Report del Comune di Capannori “Verso rifiuti zero al 2020”, realizzato agli inizi del 2011. Brevemente è stato possibile classificare i benefici del progetto in quattro macro aree: Vantaggi Economici: nel 2010 a Capannori sono state raccolte 17.549 tonnellatedi materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 140 Euro alla tonnellata. Se queste 17 .549 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari bel 2.456.860 Euro per il loro smaltimento. La spesa per il conferimento agli impianti di riciclaggio è stata invece di solo 636.540 Euro, con un risparmio per i cittadini, nel solo 2010, di 1.820.320 euro.Vantaggi occupazionali: nel comune sono state assunte ben 50 unità per la raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati, che non hanno pesato sulle casse del comune che ha potuto attingere a parte degli oltre 1.800.000 euro risparmiati. In più si viene a creare un indotto grazie alle aziende che si occupano del reimpiego dei materiali riciclati. Vantaggi per i cittadini: con i 1.820.320 risparmiati non solo è stato possibile assumere nuovi dipendenti per la raccolta differenziata, ma anche abbattere del 20% la tassa sui rifiuti per i cittadini del nostro comune. Vantaggi ambientali: si stima che con il solo riciclo della carta nel 2010 è stato possibile evitare l’abbattimento di quasi 100.000 alberi, il consumo di oltre 2,5 milioni di litri d’acqua e l’emissione di oltre 7.000 tonnellate di Co2

7. I vostri prossimi passi dopo il progetto Capannori?

A breve daremo vita all’Associazione Rifiuti Zero che potrà mettere formalmente assieme tutti i comuni ma anche le associazioni che in Italia lavorano per far crescere la strategia Rifiuti Zero.

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