‘’Pacific Rim’’: il ritorno di Guillermo Del Toro sui grandi schermi

Noemi Giulia Sellitto

ROMA – A cinque anni dall’uscita di ‘’Hellboy – The Golden Army’’, il regista Guillermo Del Toro torna nelle sale con un nuovo film. ‘’Pacific Rim’’ è il titolo di questa nuova impresa, un lavoro ben fatto che trae la sua ispirazione dai ‘’Kaiju’’, i famosi mostri del cinema giapponese.  Siamo in un futuro prossimo. La terra è invasa da mostri alieni, conosciuti da tutti con il nome di Kaiju (mostri giganti, in giapponese). Queste enormi creature emergono da un portale interdimensionale posto sul fondo dell’Oceano Pacifico. Il mondo rischia di essere distrutto dai loro attacchi, diventati sempre più frequenti e più pericolosi. L’uomo, nel corso del tempo, ha tentato in tutti i modi di sconfiggere questi potenti avversari, utilizzando dapprima le armi più convenzionali e adottando, in seguito, il cosiddetto ‘’Programma Jaeger (cacciatori, in tedesco). Si tratta di enormi macchine, giganti robot controllati da una connessione neurale instauratasi tra due piloti. Per anni, adottare questi mecha è sembrata la soluzione migliore al problema dei Kaiju, cosa che ha consentito agli uomini di conquistare un gran numero di vittorie. I tempi, però, sono cambiati e neanche gli Jaeger sono più in grado di sconfiggere i mostri. Le forze politiche mondiali decidono, allora, di continuare a finanziare il Programma solo fino a quando la muraglia anti-Kaiju, il nuovo stratagemma di combattimento adoperato dagli umani, non sarà terminata. Stacker Pentecost, comandante delle forze Jaeger, vuole, però, fare l’ultimo tentativo, utilizzando ancora una volta le macchine in quella che vorrebbe fosse la battaglia finale. Richiama, così, Raleigh, un ex pilota che anni addietro aveva perso il fratello, mentre lottava con lui contro un Kaiju. Riuscirà l’uomo a sconfiggere le tanto temute creature mostruose grazie alla collaborazione di un valente guerriero come Raleigh? Chi la spunterà? ‘’Pacific  Rim’’ è un film di fantascienza, surreale e conforme al punto giusto alle caratteristiche del genere a cui appartiene. Sebbene abbia avuto poco successo in Usa, l’ultimo lavoro di Guillermo Del Toro sta prendendo quota nelle ultime settimane, conquistando terreno ai botteghini russi e cinesi. Forse, non rimarrà nella storia, ma è evidente la perfezione che lo pervade in ogni singola scena.

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