Istituzioni educative: no alla chiamata diretta

 

Marco Bencivenga

Ancora tensioni palpabili sul fronte del Personale Educativo. Con nota già divulgata alle principali sigle sindacali, ai parlamentari e al Ministro Carrozza,  le Rappresentanze Sindacali Unitarie hanno evidenziato che  alcuni dirigenti scolastici hanno posto in essere bandi ad hoc, per la formazione di una graduatoria per  l’assunzione di esperti esterni con profilo di tutors, da destinarsi alla copertura del servizio proprio degli educatori presso i convitti nazionali, senza attingere dalle graduatorie ad esaurimento. Premesso che la contrazione organica avutasi a causa dell’art. 20 del D.P.R. 81/09 ( in passato il rapporto era di 1 educatore per 18 alunni, mentre quello vigente prevede 1 educatore ogni 20 convittori o semiconvittori ) ha contribuito a sconquassare la compagine degli istituti educativi comportandone in diversi casi  la chiusura, come accaduto per i convitti di Cassino e Alanno (Pe), va sicuramente meditato sul ruolo e sul significato di tali istituzioni. “Non scuole d’èlite ma laboratori di contaminazione”, così recitava un convegno di qualche anno fa; siamo tutti d’accordo, noi educatori. Ma assicurando il rispetto della legge e le priorità fissate dalla stessa, principi questi da non disattendere e da rimarcare, anche in occasione dell’imminente convegno nazionale sui licei classici europei, previsto nei giorni 19, 20 e 21 settembre 2013 in quel di Salsomaggiore.

Di seguito l’appello inoltrato al Ministro Carrozza:

“Noi sottoscritti,

Educatori e Docenti, lavoratori della scuola, da anni impegnati nelle Istituzioni Educative,

denunziamo

A. che è in atto un tentativo di sabotaggio dal basso del ruolo pubblico educativo e docente: alcuni dirigenti scolastici stanno emettendo bandi illeciti e palesemente illegittimi, per lavoro sostitutivo di quello disponibile attraverso le graduatorie del personale educativo dei convitti;

B. la proposta inserita nel DL 104, il DL scuola ora in Parlamento, che dopo il taglio del tempo prolungato della Riforma Gelmini, prevede un programma integrativo per aprire (poche) scuole, d’estate o al pomeriggio… attraverso personale non docente e non abilitato, privato, che svolgerebbe sottopagato le stesse attività proprie per legge ai Docenti e agli Educatori!

Questa contemporaneità non è un caso: questo è solo un ennesimo attacco al ruolo pubblico docente ed educativo, qualcuno tenta di scardinare le norme e le garanzie proprie del sistema educativo pubblico, per abbattere la qualità dei servizi e appropriarsi del patrimonio dell’Istruzione pubblica statale.

Chiediamo pertanto ai sindacati

di comprendere il rischio insito in simili proposte per i colleghi docenti e per tutta la scuola pubblica, e di lottare uniti in ogni sede contro tale rischio

le necessarie impugnative locali, e un’immediata circolare MIUR che dettagli il divieto di concepire bandi simili per lavoro sostitutivo a quello di docenti ed educatori

di sostenere il nostro no deciso all’internazionalizzazione e alla privatizzazione surrettizia dei Convitti (dal tentativo di ottenere il Gradimento del personale, fatto dai Rettori nell’art. 57 del decreto legge semplificazioni del Governo Monti, testo non definitivo del 27/1/12, a quello di giugno 2012 nella proposta sul merito di Profumo, fino all’idea dei Collegi Internazionali attraverso privatizzazioni)

Chiediamo a tutti i sindacati nazionali della Scuola,

AL MINISTRO CARROZZA e A TUTTI I PARLAMENTARI

come sostenuto nella relativa interrogazione parlamentare sull’uso dei relativi fondi UE (presentata da on. Giordano il 16/07/2013), che a svolgere le attività estive e/o pomeridiane di inclusione e integrazione, di studio e socialmente aggregative in scuole pubbliche siano gli Educatori e i Docenti legittimamente abilitati e inseriti nelle graduatorie di merito, come da sempre previsto per legge, e in alcun modo personale privato non assunto tramite i legittimi concorsi pubblici

di sostenere l’avvio di un vasto programma pubblico di investimenti e di pianificazione del sistema educativo e d’istruzione pubblica, in cui i convitti avrebbero una loro funzione specifica, con l’avvio di un nuovo processo legislativo che riscriva la vita e i rapporti umani e di lavoro nelle istituzioni educative in una società che vogliamo democratica

un decreto attuativo dell’art. 4/ter della legge 333/01 che specifichi il portato innovativo della graduatoria unica e sbarri definitivamente la strada ai salti all’indietro compiuti dai dirigenti scolastici e rappresentati da applicazioni discriminatorie e sessiste della norma.

Il programma di privatizzazione e internazionalizzazione dei convitti, introdurrebbe pericolose sperimentazioni sui rapporti di lavoro, in chiave strettamente aziendalistica, nella scuola; e il nostro, colleghi docenti ed educatori, è un ruolo pubblico, statale ed obbligatorio.

Per il personale educativo

Rsu Flc Cgil Vittorio Balestrieri, Convitto Nazionale V. Emanuele, Napoli

Rsu UIL Demetrio Buccarella, Convitto Nazionale Maria Luigia, Parma

Rsu CISL Antonio Cavuoti, Convitto Nazionale Cicognini Prato

TA UIL Mauro Concilio, Convitto Nazionale Foscarini, Venezia

TA UIL Salvatore Cosentino, Educandato SS. Annunziata, Firenze

Rsu Antonio D’Auria, Convitto Nazionale Cicognini Prato, USB Pubblico Impiego-Scuola

Rsu UIL, Mario Aldo Pirillo, Educandato Statale Santissima Annunziata, Firenze

Rsu Flc Cgil Sara Venuti, Educandato Statale Collegio Uccellis, Udine

Rsu Flc Cgil Michelangelo Dettori, Convitto Nazionale Umberto I Torino

RSU Cgil Stefania Lilliu, Convitto Nazionale V. Emanuele Cagliari

Educatore Marco Bencivenga, Convitto Nazionale T. Tasso Salerno

Amministratore Gruppo Facebook “Personale Educativo” https://www.facebook.com/groups/58809574147/

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