Una terra che uccide: morire per “la malattia”

Un servizio agghiacciante quello andato in onda martedi 1 ottobre 2013 alle 21,15, durante la trasmissione “Le Iene”. Il contributo video “ La camorra uccide anche senza pistole ” realizzato dall’inviata Nadia Toffa, apre il suo occhio sulla cd “terra di fuoco”, il triangolo della morte esistente tra  Caserta e Napoli , con gli appelli drammatici della gente del posto. E rivela un fatto sconcertante: gli ortaggi contaminati, vengono distribuiti in tutta Europa

IL VIDEO: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/410890/toffa-la-camorra-uccide-anche-senza-pistole.html

Marco Bencivenga

 “Una signora è morta ieri, un’altra è scomparsa il mese scorso” esordisce frenetico Alfredo, un uomo stempiato sulla sessantina e dalla voce fioca. Anch’egli in chemioterapia per un tumore al fegato.

“In questo palazzo sono morte 6 persone…Tutte quante con LA MALATTIA”, urla con voce rotta dal pianto Filomena, nemmeno 30 anni e 2 figli da accudire.  Su di lei ritorneremo dopo.

“Dico a te, camorrista, che tipo di vaccino hai somministrato a tuo figlio, per assicurarti che il cancro non bussi anche alla tua porta?”. Lancia come appello una donna.

Ancora. “Oggi morire di vecchiaia è diventato un lusso”. Spiega un ragazzo. “ Non si dice più come è morto?. Si dice “Dove aveva il tumore?”.

Sembrano voci e sequenze di un film surreale, ma è il servizio di Nadia Toffa delle Iene, nella “terra dei fuochi”, dove l’incidenza dei tumori è altissima, la gente muore, i roghi sono in ogni angolo e gli ortaggi, contaminati, sono venduti alle aziende e distribuiti in tutta l’Europa.

Inizia a parlare don Carmine : “Questa roba arrivava dalla centrali tedesche, austriache, svizzere – spiega il pentito Carmine Schiavone, ex boss dei Casalesi – arrivavano fanghi tossici, di pitture, coloranti, residui di Eternit, di amianto, piombo, cadmio…Tutto!  Arrivavano questi camion dal nord, c’erano delle cassette di fanghi nucleari, dentro foderate di piombo”. “Però quelle precisa Schiavone a lungo andare sono scoppiate per via della pressione, perché mal sistemate e al di sopra di esse, caricavano i rifiuti tossici e i detriti e tutto quello che Cristo ha creato! ”.

Poi è la volta di Don Patriciello, il prete di Caivano che da anni è in guerra contro le ecomafie.

“A Caivano sono stati sequestrati alcuni ettari di terreno e sono stati ritrovati DUE MILIONI di metri cubi di metalli pesanti, come piombo, cadmio, zinco…E sopra il contadino ci semina!  Qui la gente muore! La gente non dice più neppure la parola cancro, dice LA BRUTTA MALATTIA!”.

Seguono poi le immagini delle strade, completamente invase dal pattume tossico e maleodorante dei rifiuti speciali, smaltiti alla meno peggio. E che dire dei roghi dell’amianto bruciato a cielo aperto al punto da annerire completamente i cavalcavia?

Non possiamo più fingere di non vedere – rimarca Don Patricielloè arrivato il tempo di mettere insieme tutti i ministeri. E’ inutile continuare a prendersela coi vari sindaci: loro non ce la faranno mai perché ci sono interessi enormi! O ci si mette insieme o questo popolo è condannato a morte…”

Il servizio prosegue poi con la visita al cimitero, ove riposano le vittime de “LA MALATTIA”; successivamente è l’incontro con Raffaele Del Giudice, ex presidente di Legambiente, durante il quale si possono scorgere molteplici roghi diurni: lo smaltimento abusivo è sempre possibile. Ad esempio è possibile che i fanghi tossici di Marghera (Ve) vengono affidati ad una ditta di smaltimento, la quale, in realtà, li consegna alla camorra, che a sua volta li interra tranquillamente in Campania. Ecco perché in questa zona acqua terra ed aria sono avvelenate e la gente muore: come Filomena.

E’ una bella ragazza di 26 anni Filomena, dai capelli mori, gli occhi buoni e speranzosi, un tubo appeso al braccio: anche lei soffre de “La malattia”.

 “ Abbiamo reso queste terre contaminate, che oggi tutto ciò che mangiamo e beviamo non è sicuro” dice al microfono della giornalista di Italia uno. Poi racconta dei suoi vicini, anch’ essi morti di tumore e s’inquieta. Solo quando parla dei suoi due figli le ritorna il sereno in viso. Anche se per poco.

Mamma è forte, perché ci siete voi – dice con gli occhi umidi- mio figlio ha 5 anni ed è arrivato a dirmi: “ Mamma se tu muori io ti prendo e ti porto qui!”.

Si commuove,poi sorride, mentre ricongiunge le mani, ancora mobili, ma costrette dal tubo della chemio a movimenti contenuti. Poi cerca una risposta, tra le lacrime e la rabbia – “Come fanno i miei figli? Io sono mamma, non mi puoi portare via. Perchè sono piccoli, hanno bisogno di me, anche mio marito!”.

 Scuote le braccia, quasi ad allontanare il dramma, e forse il male che la consumerà da li a poco. Ha nelle mani un fazzoletto di carta e aggiunge “ Io oggi sono qua e domani potrei non esserci più ! ”.

Filomena è morta il 2 settembre: un cancro allo stomaco l’ha uccisa in soli 4 mesi.

Muoiono in tanti, donne, bambini e non. Ma nessuno denuncia: la paura delle ritorsioni ha la meglio.

Il servizio, poi, si sofferma sulla coltivazione dei campi interdetti per l’inquinamento ambientale. Le varie produzioni di pomodori della zona, vengono cedute a prezzi irrisori alle grandi industrie di pelati, multinazionali che diffondono tali prodotti anche all’estero. Lo stesso avviene per le verdure, che approdando ai surgelati, si riciclano in tutta l’Europa.

Non ci dimentichiamo che le nostre cose arrivano anche fuori. Non è che rimangono qui…Quindi anche i loro figli sono a rischio, perciò…MEGLIO CHE SI DANNO UNA MOSSA TUTTI QUANTI”.

Filomena dalla terra dei fuochi, morta di cancro il 2 settembre 2013

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