Omicidio OLENA: il dente del giudizio appartiene ad un napoletano ?

 

Antonio Citera

POLLA – A quattro mesi dall’omicidio di Olena  Tonkoshkurova, la massaggiatrice– prostituta di origine ucraina residente a Polla, fa discutere la notizia data dai quotidiani La Città e Il Mattino sul ritrovamento di un dente sul luogo del delitto. Dopo accurate indagini da parte dei carabinieri che, dopo solo 24 ore dal fatto risalirono tramite l’ausilio di telecamere all’autore del brutale gesto,  si riapre una frattura nell’inchiesta che potrebbe avere effetti sorprendenti sull’intera vicenda avvolta, sotto certi aspetti, ancora nel mistero. Dmitry Zastavnetsky, l’omicida reo confesso, nel carcere di Sala Consilina ove è rinchiuso continua a sostenere di aver ucciso Olena per evitare che la stessa dopo i ripetuti rapporti sessuali con l’uomo, sposato e residente a Polla, riferisse tutto alla moglie. L’omicidio secondo Dmitry, sarebbe scaturito dopo l’ennesimo litigio con la donna e dopo l’ennesimo rapporto sessuale consumato tra i fumi dell’alcool. Una coltellata alla gola e il tentativo di dar fuoco alla casa per nascondere eventuali tracce della sua presenza poi, frastornato è uscito fuori e a cavallo della sua bicicletta è tornato a casa dove è stato raggiunto dopo qualche ora dai carabinieri che lo hanno arrestato. Questa la storia; ora viene fuori il dente che secondo indiscrezioni sarebbe stato ritrovato il giorno stesso del delitto, un dente possente a detta di qualcuno, lontano dall’appartenere a Olena o a Dmitry. Allora di chi è?. Già qualche mese fa, vi abbiamo raccontato che sempre secondo bene informati, nei giorni precedenti il delitto, una furiosa lite sarebbe stata udita proprio nell’abitazione della donna. Alcune voci maschili urlavano e offendevano Olena, addirittura qualcuno giura di aver sentito chiaramente il rumore di oggetti lanciati  contro il muro. Insomma una vera e propria rissa tra più persone che, potrebbe essere la chiave dell’intera vicenda; questa sarebbe la notizia completa (dente e rissa) che ai suddetti giornali è stata velinata soltanto parzialmente. La donna, spesso, sarebbe stata vista su un pullman direzione Napoli  con addosso una pelliccia di astrakan, un circolo vizioso che,  sembrerebbe  aver catapultato la donna in un giro losco di prostituzione e di malavita. Spesso infatti, intorno alla sua abitazione, lussuose autovetture parcheggiate, ritagliavano lo sguardo indiscreto di passanti e curiosi. Tutti sapevano che, dietro quell’affascinante signora di mezza età, si nascondeva una figura dalle due facce, massaggiatrice (di giorno) sulla carta e squillo (di notte) di fatto. Ma, tutto questo gli inquirenti e chi conduce le indagini lo sanno, lo sapevano  lo immaginavano. Tornando al dente, le piste porterebbero proprio alle persone che i giorni prima di morire hanno frequentato la casa di Olena. Oltre a Dmitry, potrebbero esserci altri complici, che nello specifico hanno forse per far vendetta su un suo presunto sgarro agito di traverso  usando l’arma Dmitry. Un omicidio commissionato? Forse si forse no. Le indagini sono ancora in corso, gli inquirenti sono al lavoro nel massimo riserbo forse indirizzati proprio su una pista esterna a Polla, verosimilmente verso la città partenopea dove la donna arrivava di venerdì (ogni quindici giorni) utilizzando tra le altre anche le “autolinee Lamanna. Una vicenda  appesa a un “dente“, che potrebbe essere il vero asso nella manica per far luce sulla reale dinamica. Le nostre non sono solo supposizioni perchè naturalmente basate su indiscrezioni assolutamente riservate venute fuori dallo stretto riserbo delle indagini, su suggerimenti di anonimi epistolanti e sul  vociferare di chi ha frequentato quella casa magari per tonificare i muscoli o, semplicemente per rilassarsi un po’. Ma Dmitry è davvero l’assassino di Olena o cerca semplicemente di coprire qualcuno ? Alla prossima.

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