Baldi connection/11: da Baldi a Vallanzasca, quale giustizia !!

Aldo Bianchini

CAVA de’ TIRRENI – Dall’inchiesta sui “presunti falsari di Cava de’ Tirreni”, quelli per intenderci che secondo la Procura avrebbero fatto carte false per elargire pensioni e falsificare gli esiti delle visite mediche INPS; una vera e propria “banda bassotti” (B&B, ovvero Baldi e Baldi) ho ricavato alcune impressioni. Innanzitutto che il tutto sarebbe stato massonicamente organizzato per un totale complessivo di appena n. 6 “valutazioni di invalidità” messe in discussione dopo un approfondito, si fa per dire !!, esame da parte degli inquirenti. Tra queste presunte “valutazioni falsificate” ci sarebbe una che, se vera, lascia esterefatti. Ad un titolare di pensione di invalidità del 100% con accompagnamento (trattamento pensionistico maturato a seguito di due sentenze giudiziarie che andavano contro la valutazione dei medici) sarebbe stato assegnato un grado di invalidità molto inferiore al 100% precedentemente goduto. E dove sarebbe la falsificazione? Secondo i consulenti della Procura la falsificazione sarebbe consistita nel fatto che al titolare del 100% con accompagnamento non sarebbe stato riconosciuto quanto gli si doveva, da qui la falsa valutazione. Se così stanno le cose ci sarà veramente da ridere in sede di udienza preliminare o, nella peggiore delle ipotesi, a pubblico dibattimento. Ma ci sarebbe di più. Addirittura un  CTU (medico) avrebbe relazionato dichiarando “false le sue stesse pratiche” credendo di esprimere un giudizio sulle pratiche in esame come fossero soltanto appannaggio dei componenti la banda di falsificatori; insomma quasi un caso di “un reo confesso innocente”; cose dell’altro mondo. In secondo luogo dall’inchiesta ho ricavato l’impressione che i componenti della “B&B” sono stati trattati peggio, molto peggio, della moglie del “bel Renè” Vallanzasca che terrorizzò tutta l’Alta Italia non scorribande banditesche, non che la Vallanzasca debba essere una camorrista a tutti i costi, anzi, ma è il trattamento speciale che forse indigna. La signora Antonella D’Agostino in Vallanzasca, difatti, nel giro di pochi giorni è stata giudicata “assolutamente estranea” alle presunte attività camorristiche di cui era accusata ed è stata posta in stato di libertà, almeno fino a nuove prove ed a nuovo ordine. La cosa che di più rattrista è che nella vicenda della banda “B&B” sia stato sufficiente un solo “testimone del giovedì” per scaraventare nella gogna mediatico-giudiziaria diversi professionisti con la punizione preventiva di 40 giorni di arresto, dell’interdizione dai pubblici uffici per due mesi, della sospensione dello stipendio per altrettanti mesi, tutto questo dopo decine di anni di onorato e professionale lavoro al servizio delle istituzioni. Insomma se per la moglie di Vallanzasca sono stati sufficienti appena sei giorni per esaminare una montagna enorme di carteggi e scoprire che la camorra con ci azzecca proprio niente (per dirla alla Di Pietro) in affari complicatissimi e con ragnatele infinite, perchè invece nel nostro caso dopo ben 80 giorni dalle contestazioni clamorose ancora nessuno si prende la briga di restituire la giusta dignità scippata con un colpo di mano  a tanti coscienziosi professionisti, Giovanni Baldi in testa a tutti. Certo, arriverà anche per i componenti della banda “B&B” il giorno in cui qualcuno pronuncerà la fatidica frase <<il fatto non sussiste>>, ma dopo chi ripagherà lo stress e le angosce vissute, le fibrillazioni cardiache dovute all’impatto violentissimo dell’inchiesta, le relazioni familiari messe a dura prova, la privazione della libertà personale, le conseguenze che questa prova avrà sulle singole psicologie degli indagati, i timori di non farcela, i dolori per gli imprevisti, le preoccupazioni per il futuro ed anche le gioie della liberazione. E chi ricucirà i rapporti con la società esterna che rimarranno forse per sempre inquinati dal dubbio sulla colpevolezza o sull’innocenza, nonostante le magiche parole di cui prima, perché in questo benedetto Paese (checché ne dica il presidente Napolitano !!) la giustizia e l’ingiustizia camminano, purtroppo, di pari passo ed è sempre molto difficile scindere l’una dall’altra per radicare nell’immaginario collettivo il principio di innocenza valido fino a sentenza passata in giudicato. Qui da noi quando uno va in galera subisce una macchia che non si cancella mai, soprattutto quando è innocente.

One thought on “Baldi connection/11: da Baldi a Vallanzasca, quale giustizia !!

  1. Riforma della giustizia,responsabilità dei giudici,decurtazione dello stipendio per i magistrati che non ne azzeccano una,risarcimento per ingiusta detenzione a carico del pubblico ministero che sbaglia,questi devono essere gli imperativi per il 2014,altrimenti continueremo a far si che venga distrutta la vita delle persone molto facilmente.

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