Autorità Portuale: verso Porta Ovest

di Aldo Bianchini SALERNO – La cosiddetta “Porta Ovest” rimane uno degli obiettivi primari della politica espansionistica dell’Autorità Portuale di Salerno e, soprattutto, del presidente Andrea Annunziata che ha investito tutto se stesso e la professionalità nella realizzazione di un’opera strategica che fino a qualche anno fa era, nel migliore dei casi, soltanto una mera illusione. L’idea nata verso la fine degli anni ’80 da quell’effervescente laboratorio laico e di sinistra che diede lezioni di progettualità all’intero Paese. Il presidente Annunziata ha rispolverato quel vecchio progetto ed in forza di un protocollo d’Intesa con il Comune di Salerno stipulato in data 25/06/2004, avente per oggetto le problematiche, di comune interesse dei due Enti, del sistema dei trasporti nella parte occidentale della Città, con specifico riferimento al collegamento del Porto commerciale con l’autostrada A3 (Roma–Napoli–Salerno–Reggio Calabria). Lo snodo ferroviario, probabilmente, arriverà in un non lontano futuro. Il progetto, che fa parte di un quadro di interventi infrastrutturali strategici già finanziati ed in corso di attuazione, consentirà di incentivare ancora di più le Autostrade del Mare (Short Sea Shipping), che sono in costante forte crescita, con l’obiettivo di offrire un ampio ventaglio di collegamenti marittimi veloci, frequenti, affidabili, ed economicamente convenienti per il trasporto di camion, trailer, auto ed altre merci rotabili. Il presidente Andrea Annunziata ha capito da tempo, e per primo, che solo offrendo questa possibilità la portualità salernitana potrà avere la possibilità di intercettare i crescenti volumi di merci in giro per il Mediterraneo e che fino ad oggi devono forzatamente essere rifiutati perché il trasporto sul viadotto Gatto e la rete stradale ordinaria esistente avrebbe prodotto una implosione di tutto il sistema già abbondantemente congestionato. Basta pensare che nel 2012 a Salerno sono stati movimentati 192.047 veicoli commerciali e 54.675 auto al seguito dei passeggeri. Numeri impressionanti che da soli potrebbero sconvolgere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea volti al trasferimento delle merci dalla rete stradale a modalità di trasporto ambientalmente sostenibili e più sicure. Da qui la necessità, riconosciuta dalla stessa U.E. di migliorare, finanziandoli, i collegamenti tra porto e sistema autostradale. L’intervento in oggetto, che prevede la realizzazione di un nuovo e diretto collegamento autostradale, è finanziato per 146,6 milioni di euro con fondi P.O.N. – Reti e mobilità 2007-2013 e per 2,5 milioni di euro con fondi L.443/2001. E’ sotto gli occhi di tutti che allo stato attuale, l’arteria che collega l’area portuale (via Ligea) allo svincolo autostradale (zona Cernicchiara) presenta condizioni di forte criticità causate dalla promiscuità del traffico commerciale da/per il porto con il traffico urbano in entrata/uscita dalla città. Ciò dà luogo a livelli di servizio insostenibili da parte dell’utenza, con notevoli disagi sulla circolazione e ripercussioni negative sull’ambiente. Il presidente Annunziata, senza indugio alcuno, ha fatto sua l’idea progettuale di chi aveva pensato alla realizzazione di un più efficiente, funzionale e sicuro collegamento del porto con lo svincolo autostradale A3, prevalentemente in galleria, distinto da quello per il collegamento della parte alta del Centro storico della città e della costiera amalfitana, oltre ad assicurare tempi di percorrenza minori, garantisce una drastica riduzione dei fenomeni di congestione che si traduce in un   miglioramento dell’accessibilità al porto e consente ad operatori pubblici e/o privati di investire nello sviluppo di aree retro portuali attualmente sottoutilizzate e/o nella nascita di nuovi poli logistici anche nei comuni confinanti e non. Del resto il pensiero di Annunziata è noto da tempo per quanto attiene la logistica extra-porto da ricavare nelle aree spesso pubbliche che richiedono modesti investimenti con privati fortemente interessati dalla novità e motivati dalla sicura resa imprenditoriale dell’iniziativa . Tempi di viaggio certi e collegamenti più affidabili, infatti, sono, per tali strutture logistiche, requisiti fondamentali per aumentarne l’efficienza e superare i limiti di convenienza economica che ne contrastano lo sviluppo. Il pieno utilizzo di queste aree retroportuali consentirà di poter disporre di “distripark” (piattaforme per la logistica portuale) di consistente estensione, ben collegati con le reti autostradali e ferroviarie, nei quali allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci si accompagnano anche attività manifatturiere di lavorazione delle materie prime e dei semilavorati, rafforzando così il ruolo strategico del Porto di Salerno quale piattaforma logistica del Mediterraneo. L’intervento Salerno Porta Ovest consentirà inoltre la riqualificazione urbanistica e ambientale della viabilità urbana, la risoluzione di criticità puntuali e la realizzazione dei progettati interventi senza interruzione dell’esercizio delle infrastrutture esistenti interessate, con enormi vantaggi in termini di: – riduzione dei fenomeni di congestione; – maggiore vivibilità per la città di Salerno; – mitigazione dell’impatto ambientale generato dal sistema dei trasporti e maggiore sicurezza. Ovviamente, è bene ribadirlo, la sola mega opera della Porta Ovest non basta per risolvere tutti i problemi della portuali e delle basi logistiche. Ci vorrà, come è stato già detto, una riqualificazione ed un riammagliamento di tutta la rete stradale, autostradale e ferroviaria. Difatti il retro porto del Cernicchiara dovrà essere collegato, con strade a scorrimento veloce, son la zona aeroportuale, con l’agro sarnese-nocerino, con i poli commerciali di Nola, con la ferrovia e con la Sa-Rc a mezzo di apposita bretella che baipassi il nodo scorsoio di Fratte, oltre ad una bretella di collegamento diretto con la tangenziale di Salerno. Tutto questo il presidente Andrea Annunziata lo sa benissimo dall’alto della sua perfetta conoscenza del territorio e della sua orografia abbastanza particolare e difficoltosa. Per il momento le sue forze, giustamente, sono tutte concentrate sulla realizzazione (entro 17 mesi da oggi) della Porta Ovest, il resto probabilmente verrà da se. Nella prossima puntata cercheremo di descrivere l’opera nella sua interezza.

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