Vassallo/24: la reazione dei Valiante !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – All’indomani della cattura in Bolivia del ricercato Bruno Humberto Damiani, ritenuto dalla dott.ssa Rosa Volpe (direzione distrettuale antimafia di Salerno) una “persona informata sui fatti” e, quindi, in grado di fornire ogni spiegazione possibile sull’orrendo omicidio del sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo, il fratello di quest’ultimo (Dario, ndr !!) si è lasciato andare ad alcune considerazioni che francamente poteva evitare. Un fascicolo processuale che per la Volpe non è semplicemente contrassegnato da un numero di protocollo ma di tanto di nome e cognome (un’inchiesta che l’esperta inquirente sta vivendo come una ragione di vita professionale al di là dei risultati che, comunque, tardano a venire); un fascicolo processuale che rischia di trasformarsi in una battaglia politica senza precedenti. Ma andiamo subito al sodo di questo articolo; dunque Dario Vassallo (fratello di Angelo) ha dichiarato al giornalista “An.Ni.” (Il Mattino del 20.02.14) quanto segue: <<Ho chiesto a Matteo Renzi un’indagine politica per accertare chi ha ostacolato la carriera a mio fratello Angelo a vantaggio di altri. Se non la riterrà opportuna, il sindaco di Firenze andrà avanti per la sua strada ed io per la mia … spero che il segretario nazionale del PD accolga la richiesta, già espressa inutilmente a Bersani …>>. Poi Dario Vassallo, commentando con il giornalista (che sembra abbia registrato almeno l’audio dell’intervista !!) il suo ultimo libro “Un’altra vita”, ha decisamente affondato: <<Credo che dopo questa pubblicazione le denunce di rappresentanti di istituzioni locali, l’ultima il 13 febbraio scorso, da quattro passeranno a sei. Nel libro cito persone che negli ultimi trent’anni hanno distrutto il Cilento con la loro politica>>, ed alla specifica domanda del giornalista chiosa: <<Alle famiglie dove il padre vuole il figlio onorevole o chiede incarichi per altri suoi parenti, Bruno Damiani è solo una pedina utile per scardinare l’omertà di questo territorio>>. Un’accusa specifica e devastante al tempo stesso, un’accusa che assolutamente non tocca gli aspetti giudiziari dell’uccisione del fratello e rimane soltanto ed esclusivamente nell’ambito di una dialettica politica, anche abbastanza forte e dai toni duri ma pur sempre una dialettica politica. Del resto Dario Vassallo nel dire queste cose preannuncia egli stesso l’arrivo di altre denunce dopo quelle già notificategli da altri quattro esponenti delle istituzioni locali, evidentemente toccati nell’orgoglio personale di politici di lungo corso e poco avvezzi alle critiche, dure e serrate, che minano l’oligarchia di diversissime famiglie del Cilento che, non da anni ma da secoli, dominano la scena della vita pubblica in quel lembo incantato di territorio. Ovviamente è stata durissima la reazione da parte dell’on. Antonio Valiante, giusta e sotto certi aspetti anche doverosa, che si sarebbe riservato (come scrive Carmela Santi su Il Mattino del 22.02.14) di presentare querela nei confronti di Angelo Vassallo dopo aver ascoltato la registrazione dell’intervista. Non sono abituato a riportare le dichiarazioni di questi personaggi (da Dario ad Antonio o Simone o Franco !!) e preferisco esternare quelle che sono le mie sensazioni. Francamente nei panni di Dario Vassallo questa filippica contro le <<famiglie dove il padre vuole il figlio onorevole>> me la sarei risparmiata a meno di non avere, oltre quelli politici, sicuri elementi che possano portare ad una pur vaga ipotesi di colpevolezza personale di quelle famiglie nel determinismo dei disastri del Cilento, disastri che sicuramente sono sotto gli occhi di tutti. E’ un discorso politico azzardato e rischioso anche su un altro piano visto e considerato che Dario Vassallo, tra le righe, attacca l’intera casta del PD che prima ha portato sugli altari il sacrificio del fratello ed ora sembra volerlo buttare nella polvere. Non mi permetto di mettere in discussione le dichiarazioni dell’on. Antonio Valiante circa la grande amicizia che intercorreva tra lui e Angelo Vassallo, posso soltanto ricordare a tutti che il cosiddetto <<sindaco pescatore>> era un personaggio scomodo all’interno del PD, un personaggio alla De Luca, o stavi con lui o contro di lui. E se così è, la richiesta di una commissione d’inchiesta fatta da Dario Vassallo non potrà mai essere accolta, a meno che il PD non voglia fare harakiri. Ovviamente in politica tutto è possibile e la commissione potrebbe anche limitare i suoi accertamenti soltanto nell’ambito provinciale che, dopo i presunti falsi tesseramenti, è stato messo all’indice da tutto il PD nazionale. Per quanto attiene la minacciata denuncia da parte di Antonio Valiante ci andrei cauto, anche in questo caso ci vogliono elementi precisi che possano estrapolare il concetto della diffamazione da un discorso meramente politico. Alla prossima.

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