Che risveglio è senza un caffè!

Giovanna Senatore

Accompagna i risvegli, le pause lavorative, è un piacevole modo per ritrovarsi con un

amico o da bere a tarda serata quando ci aspetta una notte di lavoro, e, anche se può

causare dipendenza e dare problemi fisici la maggior parte delle persone non

cominciano la giornata senza una tazza della bevanda molto conosciuta e amata “il

caffè”: nero bollente, come canta una nota canzone.

Gli intenditori lo preferiscono “puro”, senza zucchero ne tanto meno dolcificanti, ma

poi c’è chi lo beve in mille modi diversi: con latte (non sapendo, però, che così

diventa una bevanda molto difficile da digerire) nel migliore dei casi oppure diventa

solo un ingrediente, magari il principale, di svariate e caloriche preparazioni che

troviamo al bar, come la crema di caffè, il caffè alla nocciola, con panna, con crema

gianduia ecc.

Il caffè è ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi di alcune specie di

piccoli alberi tropicali appartenenti alla famiglia chiamata Coffea, di tale pianta sono

state identificate più di 100 specie ma le più conosciute sono l’arabica e la robusta.

In questa bevanda gustosa la caffeina è il composto principale, esso è un alcaloide

naturale con azione farmacologica, la si trova anche nel cacao e nella coca cola. Per i

suoi importanti e numerosi ruoli troviamo la sostanza principe del caffè in alcune

preparazioni di erboristeria, come ad esempio in creme anticellulite per uso topico, e,

in composizioni drenanti per il suo effetto positivo sulla ritenzione idrica.

La caffeina è uno stimolante della funzionalità cerebrale e cardiotonica, ha un’azione

anche sulla secrezione gastrica contribuendo alla digestione e alla regolarità

intestinale, però, a digiuno o quando la dose è eccessiva, può causare bruciori, acidità

di stomaco, reflusso gastroesofageo. Facile fare esperienza di un azione del caffè in

situazioni di fatica, rendendo più sopportabile lo sforzo fisico e donandoci una

sferzata di energia, inoltre, ha anche un ruolo nel ridurre l’appetito nonchè

termogenico: aumenta il consumo di energia che l’organismo impiega per

metabolizzare il cibo ingerito, ciò non fa altro che favorire il dimagrimento, cosa che

però viene annullata se il caffè viene gustato eccessivamente zuccherato o con

aggiunta di creme o panna.

Oltre alla caffeina nel caffè troviamo altre sostanze importanti, i polifenoli, con

azione antiossidante quindi importanti nella prevenzione di numerose malattie come

quelle cardiovascolari e anche di alcuni tumori.

La dose giusta di caffè giornaliera è di circa 3-4 tazze al giorno, che è preferibile

azzerare, o ridurre ad una sola, durante il periodo di gravidanza, anche perchè vicino

a tutti gli effetti positivi esso interferisce con l’assorbimento di ferro e calcio, inoltre

la caffeina causa assuefazione e diversi disturbi fisici come nervosismo, irritabilità,

agitazione, insonnia, mal di testa e palpitazioni cardiache.

Tutto ciò è abbastanza individuale per cui è importante trovare la quantità giusta di

caffeina che il nostro organismo riesce a sopportare mantenendosi comunque nelle

quantità indicate, se, poi, vogliamo gustare altro caffè per evitare spiacevoli

inconventienti scegliamo il decaffeinato facendo attenzione che sia stato preparato

con acqua e non con solventi chimici.

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