Pagani/43: il duello e l’arbitro !!

 

Maddalena Mascolo

 

PAGANI – Un tempo, ai tempi dei cavalieri della tavola rotonda, sarebbe stato subito <<duello all’ultimo sangue>>, fortunatamente oggi non è più così; anzi quelli che vengono spacciati come <<duelli>> si rivelano sempre un flop clamoroso e si spengono in poche chiacchiera da marciapiede. Nel caso di specie non ci sono dame con tanto di cintura di castità da contendere e conquistare, non ci sono neppure cavalieri degni di questo nome; oggi ci sono soltanto accordi sottobanco che vengono presentati come <<intese più o meno larghe>>. Ieri c’erano cavalieri bianchi e neri, oggi ci sono soltanto conquistatori di poltrone e nulla più. La città di Pagani deve sperare soltanto che Salvatore Bottone e Massimo D’Onofrio non siano né cavalieri e né conquistatori ma soltanto due uomini che amano la città e pensano di poterla governare, ognuno con il suo metodo, ma solo e soltanto per il bene di tutti. Questo è il mio augurio e quello di tutta la redazione de ilquotidianodisalerno.it che ho l’onore e il piacere di dirigere editorialmente. Alla fine di ogni campagna elettorale mi fanno sorridere, per non dire altro, i cosiddetti <<esclusi>>, cioè in parole povere <<i perdenti>> che cercano sempre e in tutti i modi di tenere alta l’attenzione sulle loro figure non pensando alle <<figurelle>> che hanno fatto dinanzi all’intero corpo elettorale. Ebbene gli esclusi hanno sempre la battuta gelida pronta: <<con loro niente patti>> come se i vincenti li volessero questi patti o, peggio ancora, come se l’elettore non contasse niente e potrebbe essere manovrato a loro piacimento. Chi perde deve cominciare a capire che ha perso. Punto. E, soprattutto, che non ha più alcuna influenza sul corpo elettorale che non l’ha scelto ed anche su quello che l’ha scelto nella prima fase della battaglia elettorale. Solo per fare un esempio è bene capire che chi, a Pagani, ha votato per un perdente ora ritorna alle urne e depone la sua scheda per scegliere tra i due ballottanti; anche chi ha votato per il centro-sinistra ed ora si ritrova due contendenti del centro-destra lanciati verso la poltrona di sindaco. Non va assolutamente contro il suo principio politico se ritorna in cabina e sceglie per il bene della città, almeno quel bene che a lui sembra l’unica soluzione. Certamente ci sarà anche qualcuno che diserterà i seggi ma in genere il sapore della sfida anzi del <<duello>> attira tutti verso la partecipazione. E poi, sinceramente, mi sembra anche un po’ spocchioso l’annuncio <<con loro niente patti>>. Ma chi li vuole questi patti ? L’elettore sicuramente no, proteso com’è verso la riconquista democratica di un Comune da rigenerare e riportare all’altezza della sua storia per una rinascita serena e concreta. <<Entreremo in ogni casa senza gettare fango>> avrebbe detto Salvatore Bottone, <<Continuità con Gambino e dialogo con tutti>> sembra essere stata la risposta di Massimo D’Onofrio; entrambi hanno una lunga esperienza politica alle spalle, quasi parallela: consiglieri comunali, in giunta con Gambino fino al loro trascinamento nell’Amministrazione Provinciale sotto l’effetto o l’ubriacatura del <<pensiero gambiniano>>, almeno fino a qualche anno fa quando le loro strade, bruscamente, si sono divise: il primo schierato tra i colpevolisti, il secondo tra gli innocentisti quando si è trattato di decidere se condannare o santificare Alberico Gambino che oggi appare seduto sul trono dell’arbitro per assistere, controllare e indirizzare un duello che sarà certamente senza esclusione di colpi, anche quelli bassi.

5 thoughts on “Pagani/43: il duello e l’arbitro !!

  1. Molto bella l’affermazione della dott.ssa Mascolo secondo cui esiwsterebbe a Pagani “un pensiero gambiniano” in grado di condizionare uomini e cose3. Ricordo molto bene una dichiarazione di Salvatore Bottone, credo del maggio 2012, in sede giudiziaria quando fu chiamato come testimone contro Alberico Gambino:
    “Pagani. Un pupo tra le mani dell’ex sindaco Alberico Gambino. Così si sarebbe definito Salvatore Bottone – ex sindaco facente funzioni del Comune di Pagani durante i 18 mesi di sospensione di Gambino per la vicenda del peculato – davanti ai magistrati dell’Antimafia Rosa Volpe e Vincenzo Montemurro, titolari dell’inchiesta Linea d’ombra.Il politico, indagato a piede libero in procedimento connesso per omissione d’atti – è stato interrogato dalla Dda il 2 marzo scorso. Il verbale di interrogatorio è stato depositato lunedì mattina, agli atti della procura Antimafia, a disposizione dei difensori del processo LInea d’Ombra.Salvatore Bottone, difeso dall’avvocato Michele Sarno, avrebbe integrato le dichiarazioni già rese all’Antimafia ma, questa volta, avrebbe vuotato il sacco. L’ex facente funzioni dovrebbe testimoniare martedì al processo contro Gambino e la cricca. Bottone. E’ nella lista testi dell’accusa ma, da indagato, potrebbe anche decidere di sottrarsi alla deposizione davanti ai giudici del I collegio penale del tribunale di Nocera.Pesanti sarebbero le rivelazioni fatte all’Antimafia, dichiarazioni che coinvolgerebbero le alte sfere del Popolo delle Libertà, politici di calibro nazionale e provinciale di cui, Salvatore Bottone, avrebbe fatto nome e cognome, legandoli ad un episodio specifico. Da sindaco facente funzioni, Salvatore Bottone sarebbe stato convocato dai due politici e da loro avrebbe subito minacce: “Tu non sei nessuno, ti trovi a ricoprire questa carica per caso. Chi comanda è Gambino, mettitelo in testa”. Questo, più o meno, il tenore della conversazione che Salvatore Bottone avrebbe riportato all’Antimafia il 2 marzo scorso”.
    Questo che ho trascritto è statoi pubblicato su molti giornali del 12 maggio 2012, tuttora consultabili sul web. Questo non tanto per smentire ilcommentatore Domenico che spera in una riappacificazione tra D’Onofrio e Bottone all’ombra di Gambino ma per ristabilire la verità di certi atteggiamenti. Buon lavoro.

    1. Egregio signor Lenza,
      quello che Lei riporta è esattamente quello che rappresenta Bottone, cioè un soggetto che dal 2002 ad oggi ha ininterrottamente ricoperto ruoli rilevantissimi all’interno delle Istituzioni comunali (Presidente del Consiglio, Vice Sindaco, Sindaco f.f.) e provinciali (consigliere) e che ha svolto un ruolo rilevantissimo (prima e durante) nella vicenda giudiziaria Linea d’ombra.
      Eppure oggi, che è candidato a Sindaco, sembra “scendere dalle stelle bianco ed immacolato” tanto da dichiararsi quasi estraneo all’Amministrazione Comunale e finanche dispiaciuto per quello che è capitato alle famiglie degli imputati di Linea D’ombra.
      Tutti sanno, invece, che cosa ha fatto Bottone in ambedue i ruoli e, soprattutto, cosa è stato capace di affermare nella vicenda giudiziaria….. così come, depositate agli atti, sono le trascrizioni delle sue telefonate (ante arresti) con il Panico in cui concordano strategie, cosa dire, come procedere addirittura arrivando a ridere alla frase del Panico: ” ma mica qualcuno vuole togliermi lo sfizio di ammazzare Gambino….”.
      E poi, allorchè indagato si è definito ” Pupo nelle mani del Gambino”….
      Certamente non è stato pupo quando ha emesso il decreto di ausiliario a traffico a favore della moglie del “definito boss” (perchè le funzioni di ausiliario al traffico Le ha conferite lui non Gambino), certamente non era pupo quando ha svolto contemporaneamente (e con relativa doppia indennità) i ruoli di Sindacoi f.f. e di Amministratore delegato del mercato, certamente non era pupo quando conferiva incarico al suo compariello Giorgio quale consulente del mercato ortofrutticolo a 3.000,00 euro al mese, certamente non era pupo quando nominava il consigliere Cosentino membro del cda del mercato ortofrutticolo, certamente non era pupo quando faceva assumere al Pegaso mogli e figli di consiglieri comunali (Visconte, Damiano, etc. etc.).
      Non era pupo quando nominava gli assessori nella prima giunta Gambino, non era pupo quando ricattava la maggioranza per bloccare l’area pip o per arredare le zone perifiche in cui abitava ed abita Cosentino, non era pupo quando istituiva lo sportello INPS presso il comune di Pagani, non era pupo quando – da sindaco f.f. – brigava con il Consorzio di Bacino SA1 consentendo allo stesso di incamerare circa 2.000.000,00 di euro in più all’anno per il servizio rifiuti (si veda la convenzione del 2009 e quali obblighi – omessi dal Bottone – essa prevedeva in termini di controlli e rinnovi della stessa) etc. etc….
      Insomma, se solo si vuole effettivamente leggere gli atti ed approfondire è molto facile capire chi è Bottone …. e quante falsità ha detto….
      Ovviamente questi comportamenti impediscono, a mio giudizio, qualunque ipotesi di riconciliazione e/o similare perchè è impensabile che “simili comportamenti che hanno fatto sanguinare carne viva” possano essere dimenticati o superati…
      Il popolo deciderà chi dovrà governare il territorio dal 09 giugno, e se sceglierà Bottone su di lui incomberanno oneri ed onori senza alibi e senza giustificazioni e consapevole che dovrà fronteggiare un’opposizione sociale e politica forte ed agguerrita e che non farà sconti ma che sarà leale e che non è capace nè di usare la denigrazione nè l’anonimato per le proprie denunce…..
      Tutto normale, ovviamente, come è giusto che sia…. Quello che fa specie, invece, è – come brillantemente evidenzia la dott.ssa Mascolo – la sfacciataggine dei perdenti che anzichè interrogarsi sul perchè, pur in condizioni assolutamente favorevoli, nemmeno questa volta il popolo paganese li ha votati…. preferiscono continuare nel solito tran tran: patti con nessuno…., ringrazio gli elettori che mi hanno votato , etc. etc…..
      Ad maiora

  2. conosco pagani e i paganesi questo non è un semplice ballottaggio questa è una resa dei conti e non si tratta di cavalieri arturiani ma di vera sfida all’Ok Corral qui è in gioco l’onore politico e personale e ripeto personale perché se non era così non ci sarebbero state due coalizioni di centrodestra ma si sarebbero misurati all’interno di una sola coalizione è lì dentro avrebbero regolato a colpi di preferenze chi vinceva e chi perdeva.Il trauma subito dal centro destra locale sarà difficile da smaltire nel breve periodo.Ci vorrano dei buoni pontieri per riportare l’unità nel centro destra.

    1. egregio signor Domenico,
      nemmeno il genio militare riuscirebbe a costruire un ponte tra i due schieramenti in ballottaggio nè le forze ONU riuscirebbero a riportare la pace….. al ballottaggio ci sono due schieramenti , composti ciascuno da uomini e donne e da carne viva, che hanno una visione differente dei rapporti umani, della politica e delle strategie di governo del territorio…..
      Soprattutto, però, ci sono (dal lato di D’Onofrio) uomini e famiglie che sono state vittime della cattiveria umana del Bottone e del suo gruppo e che non potranno dimenticare quello che hanno subito di cui ancora oggi pagano il prezzo a livello psicologico ed economico…..

      1. io non ho sostenuto la pacificazione tra bottone e d’onofrio (che personalmente non ho neppure votato nessuno dei due) ma che la riunificazione del centro destra così come a livello nazionale anche a Pagani ci dovrà essere per forza a meno che non scende in campo l’idea che ci sia una dicotonomia tra le elezioni nazionali e comunali. facendo si che vi sia un centro destra diviso (comunalmente) e unito nazionalmente. che jattura sarebbe. ecco perché parlo di sfida all’OK corral.quando ai perdenti credo che dovrebbero astenersi dal voto e lasciare che la sceriffata se la faccio da soli quelli del CD.così che al ballottaggio si veda la vera vera forza numerica dei due contendenti. perché altrimenti i perdenti perderanno anche la faccia oltre che l’onore nell’appoggiare sottobanco o l’uno o l’altro.

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