BCC Sassano: ritorna la luce in una banca dal volto umano !!

 

Aldo Bianchini

 ATENA LUCANA – A pochi giorni di distanza dallo show-business del Monte Pruno Day si cambia scena e location e si entra nel salone del Magic Hotel dove è in corso l’Assemblea dei Soci della <<Banca di Credito Cooperativo di Sassano>>. Lo sfavillante spettacolo del Montpellier con gli attori e i protagonisti del miracolo <<Bcc Monte Pruno>>, la regia attenta e riservata di Marianna Cafaro, la presenza dei responsabili delle altre Bcc operanti sul territorio, la folla di soci e anche di semplici osservatori, sono elementi di un ricordo che si va mano a mano spegnendo mentre si passa da una sala all’altra prima di arrivare nel salone dell’assemblea. Qui c’è soltanto sobrietà e professionalità e, soprattutto, c’è una luce che quasi si confonde e si miscela alla perfezione con la figura e l’immagine di un  immarcescibile direttore generale, Antonello Stefano Aumenta, che mi saluta e mi ringrazia della presenza. Ma accanto a lui c’è la luce, più che mai radiosa di un pimpante Antonio Calandriello (il presidente) che mi bacchetta per non averlo riconosciuto; difatti non l’ho riconosciuto non perché sia irriconoscibile, piuttosto perché le mie capacità visive in ambiente chiuso e con molta gente si riducono irrimediabilmente costringendomi, a volte, a sicure figuracce. Passi per la figurella, l’importante è che Lui sia ritornato, non tanto e non solo alle sue mansioni, tra la gente e per la gente dopo un lungo periodo di buio. E tocca proprio a lui, Antonio Calandriello in perfetta forma fisica, aprire l’Assemblea con la lunga declaratoria degli atti ufficiali previsti dalla legge e con qualche spunto da puro showman: <<Saluto il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, che ho visto qualche attimo fa e che non vedo più perché sarà certamente impegnato al telefono  !!>>. Osservo attentamente le connotazioni somatiche del viso di Antonello Aumenta che promanano verso l’esterno soltanto messaggi di grande felicità e soddisfazione per il ritorno alla grande del suo amico presidente. Il commento della serata potrebbe finire qui, su queste note di assoluta concordia e comunione di intenti tra tutti i componenti lo staff dirigenziale della banca di Sassano che da circa trent’anni regge alla grande lo scontro con altre realtà bancarie più grandi che operano sul territorio. Ma è giusto ricordare che in sala, oltre al presidente Calandriello e al direttore generale Antonello Stefano Aumenta, c’erano tutti: il vice presidente Vito Trotta, i consiglieri Mario Giuseppe Bruno, Carmelo Caggiano, Giuseppe Cavallone, Felice Grassia, Rosa Lefante, Michela Russo e Savino Senisi, il collegio sindacale con Antonio Bianchino, Paolo D’Alvano e Raffaele Fasano, e il vice direttore generale Michele Femminella. Tutti personaggi che hanno operato benissimo ed hanno prodotto un avanzamento sostanziale della banca in materia di raccolta (oltre dieci milioni in più rispetto all’anno precedente) e di impieghi in un movimento complessivo che va ben oltre i 200milioni di euro. Insomma il quadro di bilancio è stato senza dubbio positivo e va inquadrato in un modello organizzativo davvero molto efficiente sia sotto il profilo del rapporto banca-cliente che quello di corretta e professionale gestione da parte di tutti i dipendenti di quel feeling che trasforma una <<banca-banca>> in una <<banca dal volto umano>>. Nell’arco di trent’anni la Bcc Sassano da semplice sportello di paese, inizialmente molto politicizzato, si è trasformata in una bella realtà bancaria con ben sei sedi operative: Sassano, Sala Consilina (due sedi), Polla, Sant’Angelo Le Fratte e Tito; insomma una banca che, prima delle altre Bcc, ha avuto il coraggio di aprire su territori lontani in provincia di Potenza. Il bilancio 2013 è passato, ovviamente, con una votazione unanime di tutti i soci presenti a garanzia della fiducia che gli stessi ripongono nell’attuale governance. Nel corso della serata è stato anche presentato il fiore all’occhiello del momento: <<il prestito su pegno>>, una iniziativa portata avanti con la Cooperfin; il prestito su pegno si muove su cinque direttrici principali: semplice, veloce, trasparente, sicuro ed etico. Semplice perché non è richiesta alcuna indagine patrimoniale; veloce perchè si ottiene subito una somma adeguata al valore del bene depositato; trasparente perché detta condizioni semplici, chiare e vantaggiose; sicuro perché è garantita la custodia dei beni depositati in ambienti protetti e sorvegliati; etico perché ha una durata variabile tra tre e sei mesi con tasso di interesse  fisso per tutto il periodo. Niente a che vedere con il famigerato <<banco dei pegni>> che ha tenuto banco per decenni in tantissimi film del grande Totò e neppure con le condizioni economico-finanziarie di quei tristi anni del dopoguerra prima che tutti i sogni degli italiani confluissero, anche se per pochi anni, in quel famosissimo fenomeno che è passato alla storia con il nome di <<miracolo economico>>. Oggi siamo in crisi e una profonda recessione attanaglia molte attività commerciali che potrebbero rivitalizzare la loro vita semplicemente facendo ricordo al <<prestito su pegno>> che la Bcc di Sassano e la sua governance hanno intelligentemente proposto a margine dell’affollata Assemblea dei Soci che è stata contrassegnata anche dagli interventi, in piena libertà, di alcuni soci; segno questo di una trasparente democrazia e non di chiacchiere al vento. Un accogliente buffet ha fatto, alla fine, da catalizzatore socializzante tra vecchi e nuovi soci della Banca di Credito Cooperativo di Sassano.

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