CAIMANGATE/53: attacco al parassita … tra antrace e rhynchophorus

Aldo Bianchini

 

SALERNO – I salernitani, per loro conformazione mentale, hanno la memoria corta, e fin quí passi. Il guaio é quando la memoria corta ce l’ha anche la stampa. Mi spiego. Da un pó di tempo a questa parte il famigerato parassita delle palme, meglio noto come Rhynchophorus Ferrugineus, ha ricominciato a fare il suo lavoro naturale, cioé a distruggere le residue piante di palme ancora esistenti su quello che fino a qualche tempo fa era considerato uno dei piú belli lungomari d’Italia, voluto tenacemente da Fonz ‘a luce (alias Alfonso Menna !!). Qualche anno fa si disse che il parassita proveniva dalle Isole Canarie, poi  netta ma5rcia indietro per far dimenticare la provenienza e per ripresentarlo adesso come proveniente dall’Asia anche per non far ricordare che alle Canarie c’era e c’é Oriol Bohigas, c’erano e ci sono molti salernitani arricchitisi alle nostre spalle (la casta proletaria !!) che avrebbero potuto molto facilmente trasportare con cani e gatti il parassita fino a Salerno (come ho già avuto modo di scrivere in un recente passato !!). La cittá ci ha rimesso oltre ottocento palme e adesso gli esperti dicono che, forse, é addirittura meglio cambiare vegetazione. Vedremo !! Ritorno subito alla memoria corta per dire che non c’é alcun problema di sorta, tanto abbiamo un sindaco che innanzitutto ha una memoria larghissima e che poi è capace di tutto, anche della lotta ai parassiti; i salernitani possono dormire sonni tranquilli perché Vincenzo De Luca di queste battaglie se ne intende. Memoria corta perché la stampa ha dimenticato quella mostruosa e colossale battaglia che De Luca, alcuni anni fa, ebbe modo di combattere contro l’antrace, un parassita pericolosissimo che si annida anche addosso alle persone e puó essere facilmente trasmesso ad altri soggetti per le sue capacitá infettive e diffusive. Dico subito, per sgombrare il campo da illazioni di sorta, che di quello che dico ho prova filmata della trasmissione televisiva (manco a dirlo sulle frequenze di LIRA) in cui De Luca lanciò l’attacco prepotente contro l’antrace. A detta di De Luca quel parassita si era annidato addosso ad un collega giornalista che all’epoca dirigeva la redazione salernitana de Il Mattino che proprio in quel periodo aveva cominciato ad attaccare sistematicamente tutte le balle che lo stesso De Luca raccontava in giro ad ogni occasione con repliche televisive. Ricordo una frase specifica: “Io riesco a percepire da lontano la puzza di quel parassita prima ancora di vedere il giornalista che lo porta a spasso; peggio ancora quando è seduto in redazione la puzza impregna tutti i locali con grave danno per tutti !!“. Purtroppo, anche in quella occasione la stampa non seppe o non volle reagire, del resto non reagí neppure il diretto interessato, e De Luca vinse la sua partita contro il parassita ed il giornalista. Forse fece anche un piacere al collega che si liberó del pesante e pericoloso fardello prima di essere trasferito nella redazione napoletana del grande quotidiano, Il Mattino riprese la sua vecchia presunta indipendenza e il sindaco si placó. Come avesse fatto ad espiantare il bacillo dell’antrace, salvando l’intera città dal pericolo immanente,  non lo ha mai spiegato, probabilmente il segreto di quel successo lo tiene ben nascosto tra le sue carte che verosimilmente potrebbe giocare anche adesso nella guerra contro il parassita che viene dall’Asia. Sará capace De Luca di vincere anche questa battaglia ?  Se ci riuscirà passerá alla storia anche per il fatto di aver salvato il lungomare (una cosa sono le palme, altra storia una nuova vegetazione !!) spazzando via per sempre dalla mente dei salernitani anche il fastidioso ricordo, quasi come un bacillo, del sindaco Alfonso Menna che rimane, almeno per quanto mi riguarda, il miglior sindaco che Salerno abbia mai avuto. Per buona pace di tutti.

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