Caimangate: “Soprintendenza Under Attack” … povero Miccio !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Sarà stato forse l’effetto della sentenza del Consiglio di Stato (VI Sezione) per la strada a scorrimento veloce Fondovalle Calore, sarà stato l’effetto delle dichiarazioni dell’uscente presidente della provincia Antonio Iannone che si appresta a chiedere i danni alla Soprintendenza (e ad altri !!) che aveva bloccato i lavori della Fondovalle, fatto sta che nella sua ultima (in ordine di tempo !!) apparizione televisiva il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ne ha sparata un’altra delle sue. Ha indicato con molta veemenza, come da par suo, i presunti responsabili (o irresponsabili !!) del fermo dei lavori del Crescent nelle figure istituzionali della Soprintendenza di Salerno e del Ministero delle Infrastrutture. Insomma se Iannone, dopo aver frignato un po’ all’indomani del “niet” imposto dalla Soprintendenza (ed altri !!) sulla strada dei veleni (sospensione del 9 maggio 2012), ha decisamente parlato, comunque con toni garbati anche se forti, soltanto dopo la sentenza del CdS indicando la strada del presunto ristoro dei danni , De Luca invece ha già lanciato i suoi anatemi fuori dai tempi e addirittura con qualche anno di anticipo sia contro il Soprintendente che contro il Ministero. Quasi come a mettere le mani  avanti nel migliore dei casi; perché nel peggiore dei casi si potrebbe pensare anche ad una sorta di provocazione a sfondo difensivo con chiaro messaggio trasversale soprattutto contro il soprintendente Gennaro Miccio che ha convocato il cosiddetto <<tavolo tecnico>> dal giorno 11 settembre 2014 per discutere della famosa o famigerata <<autorizzazione paesaggistica>> che qualche settimana fa lo stesso Soprintendente ha annunciato di non poter concedere per mancanza dei necessari requisiti di legge. E’ vero che dal giorno 11 ci vorranno ancora 45 giorni di tempo per una decisione finale ma l’atmosfera è realmente surriscaldata fino al punto che il sindaco-caimano si è sentito in dovere di ribadire che: <<Chiarisco ancora una volta che non si andrà a discutere dell’universo ma solo di tre aspetti: colori e materiali, inserimento nel contesto urbano e valorizzazione paesaggistica …>> (fonte Il Mattino del 6 set. 2014). Digrignando al solito i denti si è espresso come se quei tre punti fossero niente e non davvero l’universo che lui sarcasticamente cita e invoca. Più che la legittimità degli atti (se non fossero stati legittimi parleremmo, a questo punto, di arresti clamorosi e non di tavoli tecnici !!) qui è in gioco l’essenza stessa dell’esistenza di enti come la Soprintendenza appositamente delegata, per legge, alla sorveglianza degli aspetti paesaggistici di un’opera, altro che storielle; è proprio su questo che il Soprintendente ha messo l’indice accusatorio nell’annunciare il possibile diniego, mica si è espresso sulla legittimità degli atti che in vero non è di sua competenza. In pratica Vincenzo De Luca sta tentando tutte le strade per condizionare, è il caso di dire, i lavori del tavolo tecnico; poco più di due mesi fa aveva tirato fuori la storiella delle minacce ricevute da Miccio (probabilmente dalle Associazioni ambientaliste !!), poi alla tacita ribellione dell’ingegnere (preannuncio di diniego !!) aveva cominciato con la tecnica delle presunte responsabilità fino all’altro giorno quando è esplosa in pieno la sua rabbia contro la Soprintendenza e il Ministero. E se al ministero dicono di non essersi neppure accorti delle esternazioni di De Luca (voci dei bene informati !!), resta da capire quali effetti avrà sulla indiscutibile professionalità e legalità di Miccio che la piena deluchiana rischia di travolgere come un fuscello. Per essere chiaro fino in fondo debbo confessare che io non sono decisamente ed ostinatamente contro il sindaco, il mio pensiero oltretutto vale pochissimo in questo torbido mondo dell’informazione locale, ma mi sarei aspettato dal <<mio sindaco>> una chiarezza totale e senza infingimenti. La vera battaglia di Vincenzo De Luca è un’altra e il suo obiettivo non è Gennaro Miccio ma l’architetto Fausto Martino (già assessore comunale all’urbanista e tuttora funzionario della Soprintendenza) che il caimano ritiene l’unico vero responsabile dell’annunciato diniego e che vorrebbe distruggere ad ogni costo. Una solidale e comune visione dell’urbanistica della città, durata oltre dieci anni, che si è spezzata e frantumata in men che non si dica; un po’ come la ultra trentennale amicizia con Giovanni Moscatiello, per non citare quella con l’ingegnere Ercole Di Filippo ed altri, ma il terreno è disseminato di illustri caduti; tutte amicizie apparentemente inossidabili e spazzate via con violenza in un alone di misteri soprattutto quando queste amicizie erano legate paradossalmente all’urbanistica della città di Salerno. Riuscirà l’apparentemente imperturbabile Gennaro Miccio a non farsi travolgere dal ciclone De Luca ? La risposta entro la fatidica data del 15 ottobre prossimo; nell’immediato apprestiamoci a seguire quella che si annuncia come la <<Soprintendenza Under Attack>> per effetto soltanto della coincidenza con la data storica dell’ 11 settembre americano, il giorno delle twin towers ovviamente.

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