Salerno. Falso tesseramento PD: Landolfi da Montemurro. Chi sarà il prossimo?

Antonio Citera

SALERNO – E’ salito al terzo piano del Tribunale di Salerno. Nicola Landolfi segretario del Pd ha parlato per più di un’ora davanti al Pm Vincenzo Montemurro. L’inchiesta sul presunto falso tesseramento del PD nel salernitano è partita circa un anno fa dopo il ritrovamento da parte della DDA di Salerno di 48 tessere bianche targate 2012 tutte contrassegnate dalla firma dell’allora segretario nazionale Pier Luigi Bersani. Un’indagine minuziosa quella del Pm Montemurro che, nel corso del tempo ha acquisito altri elementi utili, riconducibili  anche a  presunti brogli  sulle primarie dello stesso anno. Tante le persone che sono state sentite, dai vertici di partito a semplici militanti, da esponenti politici a coordinatori di Circolo. Gli inquirenti cercano di far luce sull’anomalo tesseramento a cavallo tra il 2012 e il 2013 e gli intrecci che potrebbero esserci tra politica e malaffare. L’indagine infatti si sta concentrando proprio su quest’ultimo aspetto.  L’interrogatorio di Nicola Landolfi arriva dopo che nei giorni scorsi a salire davanti al Pm era stato  consigliere comunale di Nocera Inferiore, Enrico Esposito , costruttore, che davanti al magistrato avrebbe detto “ io sono il burattino e non il burattinaio” dando nuova linfa all’inchiesta che qualche tempo fa si era concentrata proprio sull’Agro Nocerino Sarnese dove, sarebbero state trovate altre tessere in bianco. Bocche cucite invece sulle rivelazioni di Nicola Landolfi che all’uscita si è detto soddisfatto della chiacchierata col Pm. Sarà vero? Mah. Intanto il PM si appresta a tirare le somme dopo le concitate fasi che hanno visto protagonisti alcuni dei principali artefici della politica democrat della provincia di Salerno. Fasi alternate da polemiche interne che spesso hanno sollevato il polverone, denunce, minacce e quant’altro, situazioni imbarazzanti che sovente hanno ridicolizzato l’apparato di via Manzo. Brogli e intrighi spesso delirati a più voci dal fuoco amico/nemico. Un correntismo spietato e assetato di potere, una concorrenza delirante espressa a suon di proclami e di slogan. Cosa succederà ora? Lo scopriremo strada facendo. L’inchiesta sta segnando un solco preciso e continuerà a scavare tra i presunti intrighi di una politica forse senza senso o, per meglio dire a senso unico, quel senso di marcia che quasi certamente porta al Palazzo dove, con ogni probabilità Montemurro pescherà il prossimo uomo da interrogare. Seguiremo gli sviluppi….

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