Angellara Home/30: “assolvete tutti” grida il sost. proc. gen. Martuscelli

 

Maddalena Mascolo

SALERNO – La sorpresa, la grande sorpresa viene da un’aula del tribunale di Salerno e più esattamente dall’aula della Corte di Appello che per ironia della sorte è posta a pochi metri dall’aula del tribunale in cui venne pronunciata la sentenza di condanna. Era il 18 luglio 2012, alle ore 19.34, la lettura della sentenza in aula dal parte del presidente del collegio, Teresa Belmonte, se è vero che demolisce in parte la corposa istruttoria, è altrettanto vero che manda condannati tutti e tre gli imputati principali: Pierro dieci mesi, Lanzara 12 mesi, Sullutrone 12 mesi. Si parlo proprio dell’ex arcivescovo metropolita di Salerno Mons. S.E. Gerardo Pierro, del suo fidatissimo segretario mons. Comincio Lanzara e dell’architetto Giovanni Sullutrone (già presidente del consiglio regionale della Campania). Questa mattina nell’aula della Corte di Appello è riecheggiata la voce timbrata e decisa del sostituto procurato generale Renato Martuscelli: “Ma di che cosa stiamo parlando … chiedo l’assoluzione di tutti e tre gli imputati perché non c’è alcun elemento su cui poter poggiare un’eventuale condanna”. Apriti cielo, il dott. Martuscelli, noto per la sua enorme professionalità e serenità ha fatto un sol boccone dell’inchiesta travolgente del pm Roberto Penna che nella mattinata del 15 luglio 2008 aveva posto sotto sequestro la struttura balnearo-alberghiera denominata Angellara Home ed aveva indagato una sfilza di personaggi noti e meno noti della nostra città. Il presidente della sezione della Corte d’Appello, Franco Pasquariello (con a latere Anita Mele e Giovanna Le Rose) rimane immobile e non muove neppure un muscolo facciale; il silenzio gelato (anche per colpa della neve che in quel momento cade su Salerno) invade, però, tutta l’ampia aula. L’eco della richiesta del sost. proc. gen. Martuscelli esce subito dall’aula e tracima su tutta la città. Ora bisognerà aspettare la conclusione del processo per sapere e per capire. Tutti i dubbi avanzati nel corso della lunga inchiesta giornalistica condotta direttamente dal direttore di questo giornale vengono convalidati di colpo dalla richiesta della Procura Generale. Bisognerà soltanto aspettare.

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