La politica del Ninà: il giorno delle confessioni … per il ritorno al futuro !!

Aldo Bianchini

SASSANO – E’ stata una mattinata, quella di domenica 1 marzo 2015, molto interessante negli ampi ed accoglienti locali del “Bar Ninà” di Silla di Sassano diventato, per scelta dei “liberi pensatori” una sorta di crocevia delle varie politiche valdianesi. Ovviamente in questo momento tengono banco l’inedita consultazione elettorale amministrativa per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Sassano (unico paese del Vallo chiamato al voto) e le imminenti elezioni regionali; entrambe le consultazioni si svolgeranno probabilmente il 10 maggio prossimo. Un vero peccato l’assenza del sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, che comunque l’aveva annunciata con ampio anticipo per motivi personali di tempo (le primarie ?). Per il resto tutti presenti a cominciare dal vice sindaco Cono Boccia per finire all’ex sindaco Gaetano Arenare passando per il candidato alle regionali Valentino Di Brizzi; un indubbio successo per i “liberi pensatori” aver messo insieme tre modi di pensare e di vedere la politica sassanese, e non solo. Questi i nomi svelabili, tutti gli altri continuerò a citarli soltanto con le iniziali in quanto i loro interventi non sono ancora suffragati da prove conclamate. E’ stata anche registrata la visita a sorpresa e molto gradita di Felice Tierno, ottimo presidente del Circolo Carlo Alberto di Padula, che ha inteso con la sua presenza dare spessore e credibilità ad un’iniziativa di confronto e di dibattito che può e deve interessare tutto il Vallo di Diano. Difatti per domenica prossima il gruppo dei “liberi pensatori” (l’altro giorno era assente Natino per motivi familiari) hanno deciso di allargare il loro orizzonte invitando presso il Ninà, sempre alle ore 11.30, l’architetto Raffaele Accetta (sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana) atteso anche per spiegazioni su quella ordinanza inerente il sagrato della Chiesa di San Rocco che non è andata giù ai sassanesi e l’avvocato Mimmo Cartolano (coordinatore PD del Vallo) per un commento sulle primarie regionali. Approfittando della presenza contemporanea di Gaetano Arenare e Cono Boccia i liberi pensatori hanno giustamente chiesto chiarimenti in merito al dissidio che cinque anni fa portò alla scissione del duo (G.A. e C.B.) che aveva vinto le tre precedenti elezioni (1996 – 2000 e 2005). G.F. ha catturato la scena ridescrivendo con ampiezza di particolari quanto accaduto in quei mesi a cavallo del 2009 e 2010; esattamente il 3 novembre 2009 G.F. invitò G.A. a non perdere per strada C.B. e il suo importante e decisivo pacchetto di voti; sempre G.F. (da poco libero da impegni  comunali) il 6 gennaio 2010 invitò ancora G.A. a ricandidare D.R. (detto Mimì) in modo da ottenere il ritorno alla ragione di C.B. che scalpitava per la carica di sindaco e mal sopportava l’annuncio di G.A. che il vicesindaco sarebbe stato D.DL.. Ma c’è di più; dal confronto a tre è anche emerso che nel 2010 il primo a rendersi conto dell’imminente sconfitta fu proprio G.A. che in un estremo tentativo di salvare il salvabile insieme a V.DB. tentò anche un abboccamento con V.C. per spiegargli che T.P. aveva ormai vinto; ma V.C. fu inflessibile perché pensava già di essere seduto sull’ambita poltrona di sindaco. Poi sappiamo tutti come è andata. Se si va alle elezioni sassanesi con due liste, ma anche con tre, il pacchetto di voti di C.B. diventa davvero molto decisivo per far pendere la bilancia dalla parte di T.P. o di G.A. che al momento appare il più serio antagonista. Nel merito C.B. è stato assolutamente esaustivo ed ha risposto convintamente alle pressanti domande dei liberi pensatori e del loro portavoce Pierino: “Dopo tanti anni come vice sindaco aspirerei legittimamente alla carica di sindaco, il problema è costituito dal fatto che non ho, almeno al momento, alcuna intenzione di aspettare i tre anni suggeritimi da T.P. e men che meno i cinque anni offertimi da G.A.. In questo momento non sono ancora candidato, poi si vedrà”.  L’avvertimento è chiaro e senza appello, innanzitutto perché due anni fa C.B. avvertì la giunta di cui fa parte di un suo progressivo disimpegno ed anche perché sulla scena si affaccia la possibilità concreta di una terza lista (oltre quella di Michele D’Amato che sembra essersi sgonfiata in questi ultimi giorni) della quale è stata già annunciata la denominazione: “Ritorno al futuro per Sassano” che vede come principale organizzatore un ex assessore comunale (LL.PP.) del passato, M.O., che avrebbe in corso trattative per ottenere le candidature dello stesso C.B., di G.F. (il grande mediatore, ora libero da impegni comunali), di D.I. (già assessore nell’attuale giunta e che qualcuno voleva candidare a sindaco in un’altra lista) e, forse, anche di D.DL. (consigliere in carica) che nel 2010 era stato preferito a C.B. per la carica di vicesindaco. “Ritorno al futuro” perché M.O. vorrebbe dare alla lista lo stesso  smalto delle sue due precedenti esperienze molto positive con G.A. del ’96 e del 2000. Nel corso della discussione è stato anche dibattuto il problema del sistema elettorale di Sassano che, a causa della sciagurata scelta di tenere la popolazione residente a quota 4995 nel censimento 2011, se da un lato si trova in posizione migliore per la scelta della “parità di genere” dovendo assicurare solo in giunta la presenza di due donne, dall’altro lato perde tantissimo sul piano del conferimento delle risorse da parte degli Organi centrali; un fatto che potrebbe chiarire soltanto il sindaco dell’epoca ovvero T.P. quando e se deciderà di presentarsi al confronto nel “Bar Ninà”; per lui ogni domenica è quella buona, dipende solo dalla sua volontà. Lo stesso T.P. in merito alla “parità di genere” avrebbe già deciso la squadra femminile per l’eventuale prossima giunta, le “unte dal signore” sarebbero A.D. e R.L.. Alla fine della lunga mattinata su domande specifiche di Pierino e Luciano (liberi pensatori) ha risposto V.DB. che ha invitato tutti ad abbandonare le vecchie e logore battaglie personalistiche del passato per scegliere uno o più candidati sindaco con la specificità di rappresentare tutta la comunità e le sue impellenti istanze, soprattutto quelle che vengono dai giovani disoccupati o in cerca della prima occupazione, un sindaco in grado di ricucire strappi locali e di sapersi integrare con  le istituzioni provinciali e regionali a tutto e solo vantaggio del paese che andrà a rappresentare. Su queste posizioni hanno subito concordato sia G.A. che C.B. i quali hanno anche pubblicamente esternato la loro volontà di votare per le primarie in favore di Vincenzo De Luca e, comunque, di non ostacolare ma di agevolare la difficile scalata regionale che V. DB. (in partenza per gli USA per motivi di rappresentanza) si accinge a compiere quale unico esponente locale serio ed accreditato della comunità sassanese e non solo. Insomma, come dire, una bella posizione a cavallo tra la politica e il senso di appartenenza ad una stessa comunità. Sarebbe interessante sapere il pensiero di T.P. al riguardo. Appuntamento a domenica prossima con Raffaele Accetta e Mimmo Cartolano; può intervenire chiunque purchè in linea con i principi etici di autonomia e di indipendenza dei “liberi pensatori”. Ma chi sono e, soprattutto, quanti sono i liberi pensatori ? Alla prossima.

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