NEW YORK: Michele Albanese … man of the year

 

Maddalena Mascolo

NEW YORK – E’ lui, Michele Albanese, l’uomo dell’anno 2015 per i “campani d’America” residenti nella megalopoli statunitense e raccolti nella “Federazione delle associazioni campane in America”. Si può pensare tutto ciò che si vuole, si può credere  nella retoricità di certe manifestazioni, ma se non si è stati mai in America in visita alle comunità italiane non si può credere quanto sia elevato e diffuso il “senso di appartenenza e di nazionalità” nei cuori ed anche negli atteggiamenti dei nostri connazionali che da decenni vivono degli USA. La stessa cosa dicasi per i loro figli e discendenti che, anche se non sono mai stati nella Madre Patria, hanno mutuato dai loro padri l’orgoglio di essere italiani. Insomma ciò che verosimilmente manca da noi lo si può trovare in ogni luogo, soprattutto le Americhe, dove un qualsiasi italiano si sia portato ed abbia piantato le tende per motivi di lavoro. Mentre da noi è necessario ricorrere ad una partita della nazionale di calcio per ritrovare il “senso di appartenenza e di nazionalità” in quelle terre tale senso viene esplicitato ogni giorno della settimana ed in tutte le forme possibili. Negli USA abbondano le associazioni che raggruppano gli italiani residenti e i riconoscimenti verso gli esponenti della Madre Patria non mancano, ma il riconoscimento che viene conferito dalla Federazione delle Associazioni è certamente quello più ambito ed è quello che risuona in tutte le associate e raggiunge le migliaia e migliaia di iscritti. Basta pensare al fatto che negli USA non c’è italiano che non sia iscritto ad un’associazione che richiami la Madre Patria e in quella terra straniera sono milioni i nostri connazionali residenti. Difatti il prestigioso “Man of the Year” (uomo dell’anno) viene assegnato in casi ed a personaggi molto particolari e viene riconosciuto, come simbolo, da tutte le altre Associazioni; è un riconoscimento che vive di “luce propria” e tutte le associazioni confederate hanno l’obbligo di rispettarlo e di farne menzione nei loro sempre sontuosi appuntamenti annuali. Quest’anno il riconoscimento è andato, come dicevo, a Michele Albanese, direttore generale e vero cuore pulsante della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino, per le indubbie qualità manageriali, professionali ed organizzative da lungo tempo dimostrate nella conduzione della banca di credito sopra citata. Ma per Michele Albanese c’è un valore aggiunto in quanto è il primo “figlio del Cilento” (inteso anche come Alburni e Vallo di Diano) che i residenti d’America potranno premiare, festeggiare ed osannare come simbolo delle loro mai dimenticate radici. Dalla foto, tratta da Ondanews.it, possiamo vedere la corposa delegazione che ha accompagnato il dg Albanese in terra statunitense; all’aeroporto internazionale J.F.K. si sono tutti schierati per ricevere il “classico benvenuto” da parte degli organizzatori del premio. Al centro della foto il dg Albanese accompagnato, naturalmente, dalla moglie e da uno dei figli, poi i due vice presidenti della Banca Monte Pruno Antonio Ciniello e Pierangelo De Siervi, il presidente del Circolo della Banca Monte Pruno Aldo Rescinito (immancabile e sempre partecipativo e costruttivo nelle sue azioni), il presidente dell’associazione “Monte Pruno Giovani” Cono Federico (alto funzionario della Bcc), Antonio Mastrandrea (responsabile dell’area comunicazione della Bcc) ed alcuni amici di sempre del direttore Albanese che non hanno voluto assolutamente mancare ad una festa che è nata, principalmente, per rafforzare il legame che unisce gli emigranti oltre oceano con la loro terra madre. Tra questi ultimi spicca la presenza di Valentino Di Brizzi, presidente dell’ AIV (Associazione imprenditori del Vallo), che non manca mai di portare anche all’estero lo spirito imprenditoriale del nostro territorio. Non potevano mancare il collega giornalista Rocco Colombo con la moglie Paola Testaferrata (giornalista e scrittrice). In America, dicevo, questi appuntamenti sono molto sentiti e molto partecipati fino all’incredibile; i residenti accolgono i connazionali provenienti dall’Italia sempre con grande entusiasmo ed in ogni loro manifestazione non manca mai la “torta tricolore”, vero simbolo italiano nel mondo. Gli auguri da parte della nostra redazione al d.g. Michele Albanese per questo nuovo importante riconoscimento che questa sera, a New York, lo incoronerà “Man of the Year”.

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