Caimangate: la sorella di Fantozzi (Lupi) batte il kaimano (De Luca)

Aldo Bianchini

SALERNO – Dopo una brevissima parentesi di riavvicinamento, per disgrazia comune (i figli !!), è di nuovo netta separazione tra i due personaggi politici, Maurizio Lupi e Vincenzo De Luca, che un paio di anni fa se le suonarono (almeno a parole) di santa ragione. Insomma dopo la quiete è ritornata la tempesta. Quella tempesta che era stata determinata dal fatto che Vincenzo non voleva sottostare alle direttive di Maurizio e pretendeva delega piena per la sua carica di vice-ministro. La polemica fu furiosa tra i due ed oggi, in pieno scandalo Lupi, l’ex sindaco di Salerno è ancora più scatenato: “Qualcuno non voleva nel ministero un uomo libero come me”; così ha gridato ai quattro venti il prode kaimano. E quando lancia queste accuse lo fa sempre in maniera assolutamente credibile; come dargli torto, oggi, a scandalo “grandi opere” scoppiato. Ma la questione di cui intendo interessarmi è costituita dai figli dei due personaggi, Luca e Piero, e in questo Maurizio Lupi (che fu denominato “la sorella di Fantozzi” da De Luca che si beccò anche una denuncia) ha chiaramente battuto il nostro Vincenzo De Luca. L’ha battuto, ovviamente, sulla base delle dichiarazioni che dagli stessi attori possono sempre essere corrette o annullate.  “Quando ti vedi tirato in ballo, pur avendo valutato i magistrati che non ho alcuna responsabilità, vedi tirato in ballo tuo figlio, gli amici… Ma perchè tirare in ballo la mia famiglia? Non ho mai avuto favori o ricevuto qualcosa per il servizio della mia funzione… Quello che si dice su mio figlio è vergognoso: attaccate me, ma lasciate stare mio figlio” questo ha dichiarato Lupi al momento del’annuncio delle dimissioni. Ed è una dichiarazione che, indubbiamente, gli fa onore al di là delle presunte o  reali responsabilità; difendere a spada tratta un figlio e la famiglia sono cose che purtroppo qualcuno ha dimenticato da tempo. Di tutt’altro tenore, invece, la dichiarazione che l’ex sindaco di Salerno “avrebbe rilasciato” alla stampa (Il Corriere del mezzogiorno in primis) per la vicenda molto più seria dal punto di vista giudiziario che vede coinvolto il figlio Piero nel fallimento della IFIL (promanazione del gruppo Amato): “”Sono fatti suoi, li affronterà e li risolverà””. Lapidario, non c’è che dire, il buon Vincenzo; e forse anche questa volta ha ragione se analizziamo il fatto senza farci prendere dal tifo a favore o contro. Insomma se per il caso Lupi sono state scoperte dalle intercettazioni alcune telefonate attraverso le quali Maurizio Lupi (il ministro) raccomanda il figlio all’ing. Perotti, nel caso De Luca non c’è (o non è stato scoperto !!) alcun nesso tra padre Vincenzo  e figlio Piero per la questione della IFIL e del suo successivo fallimento. Di conseguenza nessuna responsabilità può essere addebitata al “papà Vincenzo” perché in questo caso, forse solo in questo caso, per i giudici non è applicabile il principio del “non poteva non sapere”. Tutto il resto non conta, così come non conta che è tuttora di dominio pubblico la solida amicizia tra il giovane Piero De Luca e Mario Del Mese (manager della IFIL ed in parte dell’Amato), un’amicizia ben nota al “papà di Piero” fino al punto da sentirsi quasi obbligato a presenziare al matrimonio di Mario Del Mese; e tutti sappiamo come è restio l’ex sindaco da frequentazioni matrimoniali o festivaliere. Ma questa è storia che probabilmente non interessa ai giudici della nostra circoscrizione giudiziaria. Un’amicizia che, per meglio capirci, non può e non deve essere intesa come un’amicizia d’affari ma come una giusta amicizia ai margini della quale qualche volta può anche accadere qualche errore di passaggio (leggasi biglietti aerei gratis !!) in un clima che doveva indurre ad una maggiore accortezza da parte di tutti i protagonisti in campo. Restano, però, sullo sfondo le due dichiarazioni nettamente contrastanti tra Lupi e De Luca sui figli; tanto da indurre a dire che questa volta, almeno questa volta, la “sorella di Fantozzi” ha battuto il “kaimano”.

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